Uccide una blatta con accendino e insetticida, prende fuoco l’intero palazzo, muore una donna

L’incendio è scoppiato nell’appartamento di una 20enne a Osan: le fiamme si sono propagate all’intero palazzo. Una donna è morta tentando di fuggire.

La fiammata letale partita da un gesto banale

Un gesto impulsivo, nato dalla paura di un insetto, si è trasformato in una tragedia. Nella città di Osan, in Corea del Sud, una giovane di circa 20 anni ha tentato di uccidere una blatta utilizzando contemporaneamente uno spray insetticida e un accendino. In pochi istanti, la fiammata ha incendiato le tende e gli arredi del suo appartamento, situato al secondo piano di un edificio di cinque piani, provocando un rogo che ha coinvolto l’intero stabile.
L’allarme è scattato intorno alle 5:30 del mattino di lunedì 20 ottobre. Dal palazzo si sono levate colonne di fumo visibili a grande distanza. Le fiamme hanno rapidamente avvolto le abitazioni vicine e il fumo denso ha costretto decine di residenti a fuggire tra il panico generale. Mentre i vigili del fuoco cercavano di contenere l’incendio, una trentenne residente all’ultimo piano ha tentato di scappare arrampicandosi su un balcone, ma è precipitata nel vuoto, morendo poco dopo l’arrivo in ospedale.
Secondo le autorità, la vittima, prima di tentare la fuga, era riuscita a consegnare la sua bambina di pochi mesi a un vicino attraverso la finestra, salvandole la vita. Anche il marito, che aveva cercato di scappare per primo, si è salvato.

Un gesto sconsiderato e un incendio fuori controllo

I vigili del fuoco sono intervenuti con diversi mezzi e hanno impiegato circa quaranta minuti per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’edificio. Otto persone sono rimaste intossicate dal fumo e hanno ricevuto cure mediche, mentre decine di famiglie sono state evacuate. L’appartamento da cui è partito l’incendio è stato completamente distrutto, e anche i piani superiori hanno subito gravi danni.
La Polizia ha identificato come responsabile una giovane donna residente al secondo piano, che ha ammesso di aver combinato insetticida e fiamma “per uccidere uno scarafaggio che le era entrato in casa”. Agli inquirenti avrebbe spiegato che “lo aveva già fatto altre volte” e che si trattava di un metodo che “aveva sempre funzionato”. Ora deve rispondere di incendio doloso e omicidio colposo.
Le indagini hanno anche accertato che l’insetticida usato conteneva gas altamente infiammabili e che l’interazione con la fiamma dell’accendino ha generato una reazione esplosiva. In pochi secondi la fiammata si è propagata al tessuto delle tende e poi agli arredi, rendendo impossibile qualsiasi tentativo di controllo da parte della ragazza.

Una pratica pericolosa rilanciata dai social

Secondo la Polizia sudcoreana, l’episodio non è isolato. Negli ultimi anni si è diffusa tra i giovani una pericolosa tendenza, mostrata in alcuni video online, in cui si combinano spray e accendini per eliminare insetti o roditori. Un comportamento che, come dimostrato da questa tragedia, può avere conseguenze devastanti.
Le autorità locali hanno lanciato un appello alla prudenza, invitando i cittadini a non imitare pratiche rischiose viste sui social. La ventenne di Osan, ancora sotto shock, ha raccontato agli investigatori: “Pensavo fosse un metodo sicuro, l’ho sempre fatto così”. Le sue parole riassumono la leggerezza con cui un gesto quotidiano può trasformarsi in un disastro irreversibile.
Ora dovrà affrontare un processo con accuse pesantissime, mentre l’intero quartiere piange la vittima, una giovane madre che ha perso la vita tentando disperatamente di salvarsi dalle fiamme scatenate da una tragica imprudenza.

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