Nadia Cassini choc al processo per stalking rivela minacce subite

Nadia Cassini nota attrice italiana che ha partecipato a numerosi film negli anni ’70 e ’80 è stata sentita come parte lesa in un processo per stalking.

La donna nata negli Stati Uniti d’America ma affermatasi come attrice in Italia è stata perseguitata, alla fine dell’anno 2008 e agli inizi del 2009, da un uomo che aveva conosciuto durante una festa.

L’uomo che si chiama Alberto Bernardinelli avrebbe perseguitato la nota attrice dopo esserne diventato amico.

La donna ha raccontato ai giudici che conobbe il Bernardinelli durante una festa di compleanno che si svolse il 31 dicembre del 2008.

Nadia Cassini ha anche detto che l’uomo, che in seguito per l’attrice si è rivelato uno stalker, si mostrò subito molto gentile.


La donna agli inizi del 2009 ebbe un grave incidente stradale, la sua auto cadde nel vuoto precipitando per più di 50 metri.

Nadia Cassini, per le ferite riportate, fu ricoverata presso un plesso ospedaliero e Alessandro Bernardinelli molto spesso andava a farle visita in ospedale.

La donna, che gradualmente si riprese dopo il terribile incidente, iniziò ad essere contattata telefonicamente dal Bernardinelli che delle volte si presentò senza alcun appuntamento presso l’abitazione della famosa attrice.

L’attrice ha raccontato al processo che le telefonate continuarono sempre più ad aumentare.

Nadia Cassini ha anche detto che l’uomo voleva che ci fosse fra loro più di una semplice amicizia ma l’attrice ha sempre rifiutato questo tipo di rapporto.

L’attrice stanca delle continue telefonate e pedinamenti decise di invitare presso la sua abitazione l’uomo in modo da poter cercare di dissuaderlo dal suo modo di comportarsi che era diventato ossessivo.

Nadia Cassini ha detto che si incontrò con il Bernardinelli il 15 marzo del 2009 e i due cenarono insieme.

L’attrice era convinta di aver, una volta per sempre, chiarito la sua posizione.

La Cassini racconta che Bernardinelli, terminata la cena e dopo essere andato via, salì nuovamente nel suo appartamento perché aveva lasciato il suo cellulare e, in quell’occasione, cercò nuovamente di avvicinarsi.

L’attrice riuscì ad allontanare l’uomo.

Ma in quel momento iniziò il dramma per l’attrice americana che, ha raccontato piangendo ai giudici:“Bernardinelli tira fuori una pistola, la scambio per vera ma è un giocattolo: sono terrorizzata. Me la spinge in bocca rompendomi un dente. Poi mi picchia e mi rompe il naso”.

Il processo continuerà con la deposizione dell’imputato Alberto Bernardinelli.

Nella prossima udienza verrà ascoltata la versione dell’imputato, che verrà sottoposto ad interrogatorio.