Bimba malata di tumore è stata dai genitori ibernata

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La morte di un figlio è la perdita più atroce che un uomo possa avere.

Una coppia di genitori ha deciso di ibernare la figlia di soli tre anni, morta lo scorso 8 gennaio 2015.

La bambina di tre anni si chiamava Matheryn Naovaratpong, originaria della Thailandia, era stata colpita da una malattia terribile che non le ha lasciato scampo che pian piano l’ha portata via.

I genitori hanno cercato in tutti i modi di salvare la figlia da una morte certa, la bambina era stata colpita da una forma molto aggressiva di tumore al cervello, ma il cancro è stato più forte di tutto e di tutti.

I due giovani genitori hanno passato tre anni indimenticabili con la bellissima Matheryn ed hanno deciso come ultimo gesto d’amore nei suoi confronti di  non seppellirla ma di ibernarla.

La decisione di ibernare la propria figlia è scaturita dalla probabilità che un giorno anche lontano, grazie alla scoperta di nuove e miracolose cure,  Matheryn Naovaratpong possa tornare in vita.

La bambina di tre anni è stata trasportata nel più grande centro di ibernazione che esiste al mondo che si trova ad Alcor i  Arizona negli Stati Uniti d’America.


Nel centro dell’Arizona sono 134 le persone ibernate tra le quali molte colpite da malattie rare e incurabili.

La bambina thailandese, nel centro di ibernazione degli Stati Uniti d’America, è la più piccola ed è la prima proveniente dall’Asia.

In soli tre anni di vita Matheryn Naovaratpong è stata sottoposta a ben dodici operazioni e a cicli di chemio e radio terapia che però non hanno sortito alcun effetto.

L’ibernazione della figlia di soli tre anni è costata ai giovani genitori ben 200 mila dollari ma la speranza è quella di rivedere un giorno Matheryn Naovaratpong nuovamente sorride.

I tecnici del centro di Alcor hanno curato personalmente il trasporto della piccola  Matheryn Naovaratpong dalla Thailandia agli Stati Uniti d’America.