Roma tassista violentata, trentenne ha confessato è stato un raptus

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L’autore della violenza a Roma nei confronti della tassista ha confessato.

Si chiama Simone Borgese ed ha 43 anni l’autore del brutale gesto che ha sconvolto l’opinione pubblica romana.

Secondo quanto riferito dallo stesso Borgese la tassista sarebbe stata colpita violentemente e costretta ad avere dei rapporti.

L’autore del deprecabile gesto ha provveduto a chiudere la sua pagina Facebook.

L’uomo, subito dopo l’arresto, ha confessato di essere stato lui il colpevole dell’aggressione e delle violenze nei confronti della tassista.

Simone Borgese ha riferito  agli uomini delle forze dell’ordine che: “Sono stato io. Volevo prendere l’autobus, poi ho visto quel taxi e l’ho fermato. È stato un raptus, non so cosa mi abbia preso in quel momento. L’ho colpita, ho scavalcato il sedile e l’ho costretta ad un rapporto orale”.

Il Borgese in un primo momento avrebbe detto agli inquirenti di non essere stato lui l’autore dell’aggressione poi, dopo diverse ore di interrogatorio, è crollato, ha ammesso le sue colpe ed ha descritto nei minimi particolari l’accaduto.

Simone Borgese sarebbe stato riconosciuto da un altro tassista grazie all’identikit fornito dalla donna che ha subito la violenza.

Il tassista romano avrebbe riconosciuto il Borgese perché, qualche giorno prima dell’aggressione alla sua collega, l’uomo sarebbe salito sul suo mezzo.

Il Borgese non avrebbe voluto pagare la corsia al tassista che, dopo una colluttazione, avrebbe chiesto ed ottenuto il numero di cellulare dell’aggressore.

Il numero del cellulare è stato consegnato dal tassista alle forze dell’ordine che hanno provveduto a rintracciare il Borghese.

Borghese, in seguito all’acquisizione del suo numero di cellulare da parte delle forze dell’ordine, è stato rintracciato ed interrogato da queste ultime.

Simone Borghese era già conosciuto alle forze dell’ordine per essere stato incriminato per alcuni reati quali furto e minacce.

La pagina Facebook del Borgese è stata chiusa ieri in seguito alle tantissime minacce ricevute da parte di molti romani.

Inoltre, la pagina Facebook conteneva delle foto del Borgese con la figlia di soli 7 anni.

Simone Borgese avrebbe detto anche agli investigatori che “Non mi era mai successa in vita mia una cosa del genere. Ho fatto una cosa di cui mi pentirò per tutta la vita. Lo confesso subito e mi tolgo un peso, sono stato io, chi cercate sono io”.

Alle forze dell’ordine Simone Borgese è sembrato una persona con un carattere remissivo e tranquillo.

Separato con una figlia di soli 7 anni, Simone Borgese avrebbe dei precedenti penali per aver tentato di rubare in un autogrill e per aver aggredito il nuovo compagno della madre.

 Simone Borgese domani sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia e dovrà confermare la deposizione fatta alle forze dell’ordine nella quale ammette di essere stato il colpevole dell’aggressione nei confronti della povera tassista romana.