Masterchef Stefano Callegaro vincitore dell’ultima edizione citato in giudizio

La partecipazione di Stefano Callegaro, in qualità di chef al programma “Masterchef” ha quasi da subito fatto scatenare “Striscia la notizia” perché quest’ultima ha scoperto che Callegaro non era il cuoco alle prime armi che dichiarava di essere ma un cuoco con alle spalle già tanta esperienza.

Il “tormentone” da parte di “Striscia la notizia” è andato avanti parecchio tempo e a Callegaro sono stati riservati ben 38 servizi da parte di Striscia ; il cuoco sulle prime ha accettato le varie incursioni dell’inviato Max Laudadio ma poi, alla fine, ha anche smesso di rispondere e più che altro cercava , alla vista di Laudadio, una via di fuga.

Dicevamo che “Striscia la notizia” ha dedicato a Stefano Callegaro ben 38 servizi con cui svelava che lo chef conosceva fin troppo bene il suo lavoro avendolo svolto a livello professionale e non come dilettante, caratteristica che viene richiesta per la partecipazione al noto programma.

Dopo tutto questo polverone sollevato da Striscia, Magnolia , la casa produttrice di “Masterchef”, ha citato in giudizio Stefano Callegaro così spiegando:

“Si intende accertare in maniera inequivocabile da parte di un giudice competente la sussistenza o meno dei requisiti di partecipazione del concorrente … dalle verifiche fatte su dichiarazioni e documenti resi da Callegaro non è evidenziata attività riconducibile alla professione di cuoco in violazione al regolamento del programma”.

Dunque Magnolia ci vuole vedere chiaro e per farlo ha bisogno che sia un giudice a svolgere tutte le indagini del caso.

Quindi, per Stefano Callegaro di nuovo bufera e questa volta non potrà evitare domande ma sarà tenuto a mettersi a disposizione dei magistrati per far affiorare finalmente la verità su una trasmissione che ha numerosissimi fans e che pretendono di sapere come stanno effettivamente le cose.

La verità, inoltre, la vogliono conoscere anche gli altri concorrenti del programma “Masterchef” che, dal canto loro, hanno tutto l’interesse  a che la magistratura indaghi.