Mattarella, problema immigrazione è epocale la fame è causa di guerre

Mattarella-problema-immigrazione-è-epocale-la-fame-causa-di-guerre

Sergio Mattarella ha voluto far sentire la sua opinione sull’immigrazione  e sulla fame che attanaglia i paesi del terzo mondo.

Il Presidente della Repubblica italiana è stato molto chiaro e ha detto che per cercare di ridurre al minimo l’immigrazione bisogna cercare di migliore le condizioni dei paesi da dove provengono l’immigrati.

Sergio Mattarella ha anche detto che l’immigrazione è un problema “epocale” e che non terminerà a breve anzi durerà a lungo.

Il Presidente della Repubblica italiana ha anche detto che il problema non può essere risolto solo dall’Italia:

“Senza la cooperazione tra i Paesi ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare l’odio e i fanatismi. Al dovere morale di salvare vite umane, all’impegno di accogliere coloro che gridano aiuto, alla giusta lotta contro trafficanti di essere umani e criminali senza scrupoli, tutta l’Europa deve saper aggiungere una strategia che rafforzi la cooperazione con i Paesi di origine e di transito in modo da favorire la loro crescita economica e sociale”

Sergio Mattarella ha snocciolato dati importantissimi sulla fame del mondo, affermando che il numero di abitanti sulla Terra che soffre di denutrizione dal 1990 ad oggi è dimezzato.

Il Capo dello Stato ha detto che nel 1990 gli abitanti del nostro pianeta che soffrivano di fame erano un miliardo e nel 2015 sono diventati la metà.

Il merito per questo risultato importantissimo va attribuito a molti paesi che da anni combattono contro la fame.

Oggi 7 giugno, Mattarella ha ricordato che 72 nazioni avranno un riconoscimento particolare per il loro contributo contro la fame nel mondo.

 Mattarella, anche se i dati sulla nutrizione sul nostro pianeta sono molto incoraggianti, ha dichiarato che:

“La strada da percorrere rimane lunga. Non possiamo dimenticare che 800 milioni di persone, inclusi 160 milioni di bambini minori di cinque anni, vivono ancora nella disperazione non avendo il cibo per nutrirsi. O non avendone a sufficienza per crescere sani e vivere da uomini liberi”.