Riforma pensioni Poletti 2015: ultime notizie su donne, precoci e Quota 96

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Il tema delle pensioni sta sempre più calamitando la discussione politica.

L’ultime dichiarazioni ufficiali sono pervenute dal Movimento Cinque Stelle che dal Blog di Beppe Grillo hanno duramente polemizzato sulla possibilità dell’introduzione da parte del governo Renzi di nuove norme sulla flessibilità.

I grillini criticano l’impostazione della normativa che l’esecutivo si appresta a varare che prevede per i lavoratori e le lavoratrici che non hanno raggiunto il limite d’età fissato dall’attuale normativa pensionistica la possibilità di accedere alla pensione con però una decurtazione che dovrebbe oscillare dal 10 al 20%  sull’assegno mensile.

I deputati del Movimento Cinque Stelle ritengono che proprio questa decurtazione sull’assegno mensile non debba essere effettuata.

Il governo però tiene duro e intende presentare le modifiche all’attuale legge pensionistica nella prossima legge di stabilità.

La commissione lavoro della Camera, dopo aver ascoltato il ministro del lavoro Giuliano Poletti, si appresta ad udire le parole del presidente dell’Inps Tito Boeri.

Al centro della discussione in commissione lavoro ci sarà  la salvaguardia degli esodati che dovrebbe concretizzarsi grazie alla nuova norma sulla flessibilità.

La modifica sulla legge Fornero prevede la possibilità di poter far accedere alla pensione tutti i lavoratori che hanno compiuto il sessantaduesimo anno di età e raggiunto il massimo dei contributi pensionistici.

Con l’introduzione della flessibilità il governo intende favorire categorie di lavoratori che sono state svantaggiate dall’entrata in vigore della legge Fornero quali i Quota 96 e i lavoratori precoci.

Un vantaggio  che dovrebbe determinare la flessibilità è anche quello della staffetta generazionale con i giovani alla ricerca di lavoro che potrebbero avere più possibilità di trovarlo.