Omicidio Sarah Scazzi l’accusa chiede ergastolo per Sabrina Misseri

Ieri è stato il giorno di Sabrina Misseri che in aula ha pianto, disperata e ha ripetuto:”Non l’ho uccisa io”.

L’udienza di ieri era quella di appello e Sabrina è apparsa molto provata, e ai giudici si rivolgeva cercando in tutti i modi di affermare, con forza, la propria innocenza.

Ha pianto, ha spiegato e ha raccontata la sua verità.

La mamma di Sabrina, Cosima ieri non era in aula perché non ha voluto farsi mettere le manette ai polsi per raggiungere il Tribunale.

La povera Sarah Scazzi, uccisa a soli 15 anni ad Avetrana il 26 agosto del 2010 non tornerà più in vita ma la giustizia deve essere assicurata.

Sabrina Misseri ha parlato tanto in aula fino al momento della requisitoria del sostituto procuratore generale Antonella Montanaro.

L’accusa sostiene che ad uccidere la povera Sarah Scazzi siano state la madre di Sabrina Misseri, Cosima Serrano e la stessa Sabrina.

Il movente, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato lo stato di infatuazione che Sabrina aveva nei confronti di Ivano Russo che sembrava a tratti preferire la piccola Sarah a Sabrina.

Ivano Russo non aveva nessuna relazione né con Sabrina né con Sarah ma prestava loro tante attenzioni che, quando erano rivolte a Sarah, davano profondamente fastidio a Sabrina. E poi Sabrina era comunque molto gelosa di Sarah per la sua fisicità.

Sabrina e la madre Cosima in primo grado sono state condannate all’ergastolo, pena che stanno scontando da cinque anni; i reati che secondo l’accusa avrebbero commesso sono quelli di concorso in sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.