Marche, da discarica a Oasi della biodiversità, grazie anche alle api

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Un’ operazione all’insegna del recupero dell’ambiente è stata svolta nelle Marche.

Una grande area che  prima era coperta solo da spazzatura è diventata il simbolo di come l’uomo può porre rimedio riconciliandosi con la natura.

La discarica della “Cornacchia” di Moie di Maiolati Spontin,i che nelle Marche raccoglieva montagne di rifiuti, è diventata un’area a verde bellissima, grazie alla piantumazione di quasi 14 mila piante autoctone, per la precisione 13956.

Nell’Oasi della Biodiversità che è stata creata dove prima c’era una discarica è stata installata una stazione che ha il compito di monitorare l’aria.

L’Oasi della Biodiversità di Moie di Maiolati Spontini è sta aperta al pubblico sabato scorso e sarà gestita dai tecnici della Songenus.

All’interno della vasta zona ora adibita a verde sono state create due arnie per le api, che sono dei preziosissimi insetti che permettono, secondo il loro stato di salute, di monitorare da vicino l’inquinamento presente nella nuova Oasi.

L’Oasi sarà oggetto di studi e di continue visite delle scuole marchigiane e non.

Si potrà visitare l’intero parco anche come semplici visitatori con la possibilità di avere una guida che spieghi come è stata possibile compiere il miracolo di trasformare una discarica in una oasi.

Le api avranno nell’oasi un ruolo importantissimo  perché contribuiranno a tenere pulita l’aria da inquinamenti chimici, come ad esempio i pesticidi.

Gi esperti della Songenus, che avranno in cura il parco, dovranno verificare se nel corso di una settimana sono morte più o meno di 200  api.

Se la morte degli insetti è stata superiore alla soglia fissata di 200 esemplari significa che nella zona vi è un’alta presenza di pesticidi.