Prato choc anziani in casa di riposo picchiati, maltrattati e derubati

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Domani Lunedì, 13 luglio, il consiglio comunale di Prato discuterà della vicenda dei maltrattamenti alla casa di cura di Narnali.

Il consigliere comunale Gabriele Alberti, presidente della commissione Affari sociali, esponente di spicco del Partito Democratico ha presentato 3 question time che saranno discusse domani riguardanti ciò, che è accaduto nella casa di cura.

Federico Gelli, onorevole del Pd ha così commento la notizia dei maltrattamenti subiti nella casa di cura da alcuni anziani: “Le immagini dei maltrattamenti ai danni di poveri anziani inermi che arrivano dalla casa di riposo di Prato sono vergognose.  Il ministero del welfare e della salute intervengano, nel rispetto delle proprie competenze, per fare chiarezza su quanto avvenuto. Auspico che possa essere inflitto il massimo della pena ai colpevoli. Servono condanne esemplari per chi ha calpestato ogni diritto rendendo un luogo di assistenza e aiuto una vera e propria casa dell’orrore”.

Risultano essere indagati dalla Procura di Prato 2 infermiere dipendenti dell’Asl della città Toscana e 15 lavoratori della cooperativa Astir che gestiva la casa di riposo dove avvenivano continui maltrattamenti nei confronti degli anziani.

La struttura dove avvenivano i maltrattamenti era quella di Narnali una piccola frazione di Prato.

L’Asl ha disposto l’immediata revoca della gestione della struttura alla cooperativa Astir.

La polizia per osservare cosa accadeva nella casa di riposo aveva installato 9 telecamere.

Una notizia sconcertante arriva da Prato dove alcuni anziani malati erano costretti a subire violenze di ogni tipo.

Nelle prime ore dell’alba la polizia di Prato ha eseguito nove misure cautelari.

La polizia ha inoltre reso noto che al momento sono in diciassette le persone che risultano iscritte nel registro degli indagati.

Le persone indagate sono dipendenti della casa di riposo, definita dagli inquirenti “casa degli orrori” e sono infermieri o operatori sanitari.

Le indagini sono partite un anno fa in seguito ad un esposto presentato da un familiare di una persona anziana che soggiornava presso la casa di riposo di Prato.

Gli inquirenti, subito dopo l’esposto, hanno iniziato a controllare la casa di riposo che si trova in periferia di Prato.

Le forze dell’ordine hanno installato delle videocamere con lo scopo di riprendere ciò che accadeva nella casa di riposo.

Le telecamere entravano in funzione subito dopo la visita dei parenti.

I pazienti non solo erano maltrattati e delle volte picchiati ma anche derubati di tutti i soldi in loro possesso.

Una situazione gravissima che è stata scoperta dalla polizia grazie anche all’aiuto della direzione Sanitaria Asl 4 di Prato.

La direzione sanitaria di Prato, a conclusione dell’operazione della polizia che ha portato alle misure restrittive per nove dipendenti della casa di riposo, ha emesso il seguente comunicato stampa:

“Una situazione grave, di umiliazione continua degli anziani, anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica. Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che denotano una costante volontà vessatoria nei confronti dei malati”.

Le diciassette persone indagate sono state sospese da lavoro e sono tutti toscani residenti in città della provincia o di Prato o di Pistoia.

La sospensione varia dai 6 mesi ad un anno.

La polizia ha inoltre reso noto che le indagini sono ancora in corso e che nei prossimi giorni saranno sentite le persone indagate.