Renzi duro su caso Azzollini, i senatori non sono passacarte dei pm

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Non si placano le polemiche dopo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi sul caso Azzollini.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha detto la sua in merito alla questione rilasciato la seguente dichiarazione: “Quello che giudico sbagliato è l’atteggiamento del Pd: se avesse avuto qualche elemento per pensare che i magistrati tranesi, anche involontariamente, avessero perseguitato Azzollini, avrebbe dovuto esplicitarlo in aula negli interventi dei suoi senatori. Invece, in commissione hanno dato indicazione di voto favorevole alla richiesta di arresto e in aula, con il voto segreto, hanno dato vita a un voto di coscienza che un partito non si può permettere. Secondo me, il presidente del gruppo Zanda ha sbagliato a non dare un’indicazione”.

Le dichiarazioni di Matteo Renzi sulla possibilità che il Senatore Azzollini poteva essere un perseguitato hanno suscitato tantissime polemiche.

Giuseppe D’Ambrosio parlamentare del Movimento Cinque Stelle e portavoce dei grillini ha commentato duramente le parole dette in conferenza stampa da Matteo Renzi affermando che: “Le parole del Presidente Renzi sono di una gravità inaudita e ci ricordano le parole di chi nei decenni scorsi ha cercato in ogni modo di smontare il sistema giudiziario italiano, esattamente come Silvio Berlusconi”.

Il premier Matteo Renzi ha rilasciato importanti dichiarazioni sulla vicenda di Antonio Azzollini senatore molfettese per il quale la procura di Trani aveva chiesto al Senato di applicare la misura restrittiva dei domiciliari, richiesta respinta con una votazione a sorpresa.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato che il parlamento “non è un passacarte delle Procure” e che il voto che ha bocciato la richiesta dei domiciliari della procura di Trani è stato, secondo il premier, un voto “maturo” e soprattutto “in buona fede”.

La risposta alle dichiarazioni del premier non si è fatta attendere e Stefano, presidente della commissione delle immunità parlamentari del Senato, ha detto che il voto espresso dal Senato è stato imbarazzante.

Matteo Renzi, però, ha replicato affermando che il parlamento e la magistratura sono due organi differenti e che uno non può influenzare l’altro.

Dario Stefano, uno dei dirigenti del partito Sinistra Ecologia e Libertà ha dichiarato che:”Il premier conservi equilibrio anche nei momenti di difficoltà e rispetti l’assoluta autonomia delle Camere in materia di immunità parlamentari”.

Il presidente della commissione delle immunità parlamentari del Senato ha anche detto che il Senato non ha per nulla tenuto conto di quello che è stato deciso in commissione.

Anche la procura di Trani, ed in particolare il giudice Carlo Maria Capristo che segue il crac della divina provvidenza che aveva chiesto i domiciliari per il senatore Azzollini, non ha voluto rilasciare commenti sulla decisione presa dal Senato.

Nello stesso Partito Democratico la polemica infuria in questi giorni con la minoranza Dem che non è per nulla d’accordo sulla decisione presa a sorpresa dai renziani, quella di votare contro la richiesta della procura di Trani.