Lo smog mette a rischio il cuore dei più giovani

I dati parlano chiaro nel giro di pochi anni l’inquinamento determinerà l’aumento dellLo-smog-mette-a-rischio-il-cuore-dei-più-giovanie temperature che potrebbero provocare danni irreversibili al nostro pianeta.

L’aumento dell’anidride carbonica e delle polveri sottili potrebbe provocare secondo gli scienziati lo scioglimento dei ghiaccianti e l’innalzamento del livello delle acque dei mari-

Potrebbero essere sommerse dall’acqua intere città.

Lo smog è non solo la causa di un numero elevato di tumori ma anche di altri problemi alla salute.

In alcune città italiane con l’arrivo dell’autunno le amministrazioni comunali intervengono contro lo smog con alcune disposizioni che limitano il circolo delle autovetture.

Lo smog e l’inquinamento atmosferico provocano l’insorgenza di molte malattie respiratorie e cardiovascolari.

Sull’inquinamento atmosferico sono tanti gli studi che sono stati portati a termine in questi ultimi anni e tutti hanno dimostrato che bisogna iniziare a pensare ad intervenire per cercare di limitare l’immissione di polveri sottili e anidride carbonica nell’atmosfera.

Un’importante ricerca è stata condotta da alcuni studiosi polacchi sui danni che provoca l’inquinamento atmosferico.

Il rapporto sullo studio sui danni provocati dall’eccessiva anidride carbonica e dalle polvere sottili presenti nell’aria è stato presentato a Londra durante la manifestazione organizzata dalla Società Europea di Cardiologia.

Secondo lo studio condotto da ricercatori polacchi i ragazzi che sono più esposti all’inquinamento atmosferico hanno maggiori fattori di rischio per essere colpiti da infarto.

Gli scienziati polacchi hanno esaminato le carte cliniche di ben 11.428 pazienti che sono stati ricoverati in seguito ad infarto.

Gli studiosi hanno stabilito che una presenza di polveri sottili nell’aria superiore ai limiti consentiti determina una crescita delle possibilità d infarto del 2,8%.

Ancora più alta è la possibilità di infarto se vi è nell’aria una presenza superiore ai limiti consentiti di anidride carbonica.

I ricercatori polacchi hanno inoltre condotto gli studi su 800 ragazzi polacchi con un’età tra i 16 e i 22 anni che abitano nelle due città polacche più grandi come Cracovia e Lublino.

Gli studiosi hanno notato che ha Cracovia le percentuali di infarti erano molto più alte rispetto all’altra città polacca di Lublino.

A Cracovia i livelli di polveri sottili e anidride carbonica presente nell’aria sono più elevati rispetto a Lublino anche se il numero di abitanti e pressoché lo stesso.

Krzysztof Bryniarski, capo dei ricercatori polacchi che hanno condotto la ricerca ha così sintetizzato i risultati dello studio: “Questo studio è stato condotto su un gruppo di studenti di medicina della Jagellonica di Cracovia, che è una delle città più inquinate d’Europa. Abbiamo deciso di confrontare alcuni marcatori di rischio cardiovascolare nella nostra città con quelle che si rilevano a Lublino, che ha caratteristiche demografiche generali simili (circa 300.000 abitanti), ma traffico e inquinamento atmosferico di due volte inferiori”.