La terra ieri notte ha tremato più di una volta tra la Toscana e l’Emilia.

La scossa più forte è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 4,44.

L’evento sismico, di magnitudo 2,7, è avvenuto ad una profondità di soli 9 chilometri ed è stato sentito nei comuni limitrofi all’epicentro della scossa.

I comuni che ha avvertito la scossa sono stati San Godenzo, Londa, Dicomano, Vicchio, Marradi e Pelago in provincia di Firenze e Premilcuore in provincia di Forlì.

Subito dopo la prima scossa sono state avvertite, sempre nella stessa zona, altre tre scosse di magnitudo 2.2.

La protezione civile locale ha perlustrato la zona colpita dallo sciame sismico e dopo attenti sopralluoghi ha reso noto che non vi sono stati danni alle strutture dei palazzi pubblici e degli edifici scolastici.

Gli scienziati ritengono che lo sciame sismico possa continuare anche nei prossimi giorni e non escludono che si possa registrare, sembra nell’area di terra tra Forlì e Firenze, una scossa di terremoto più violenta di quelle fino ad ora registrata.

L’appenino tosco emiliano, sempre secondo gli esperti, è ritenuta una delle zone in Italia a più alto rischio sismico e già negli anni passati sono stati numerosi i terremoti registrati.