Gela, espulso dal M5S il primo cittadino Messinese, la replica del sindaco

Gela-espulso-dal-M5S-il-primo-cittadino-Messinese-la-replica-del-sindaco

Espulsioni a raffica nel Movimento Cinque Stelle, dopo quella decisa dalla rete per la senatrice Serenella Fucksia arriva un’altra espulsione eccellente, quella del primo cittadino di Gela Domenico Messinese. La decisione questa volta è stata presa non a livello nazionale ma bensì dai dirigenti della regione Sicilia del Movimento Cinque Stelle. L’espulsione è stata presa, secondo quanto detto dal Movimento Cinque Stelle Sicilia, per alcune scelte politiche sbagliate del sindaco di Gela Domenico Messinese.

La nota con la quale è stata resa pubblica l’espulsione di Domenico Messinese è la seguente: “Si è dimostrato totalmente fuori asse rispetto ai principi di comportamento degli eletti nel M5s ed anche alle politiche ambientali, energetiche ed occupazionali più accreditate in ambito europeo”. I dirigenti del Movimento Cinque Stelle rendono noto, inoltre, che il sindaco Gela doveva tagliare il suo stipendio cosa mai avvenuta.

Il taglio dello stipendio del sindaco avrebbe provocato il taglio delle indennità dei suoi stessi assessori e dei consiglieri comunali. Il Movimento Cinque Stelle siciliano inoltre rende noto un altro motivo che ha determinato l’espulsione del primo cittadino di Gela: “Messinese ha avallato il protocollo di intesa tra Eni, Ministero dello Sviluppo economico e Regione Siciliana. Un accordo che il gruppo parlamentare all’Ars del M5S ha osteggiato con tutte le sue forze non solo perché in aperto contrasto con i sui principi, ma anche perché contrario alle più accreditate politiche di tutela ambientale, energetiche, occupazionali e di economia turistica”.

Secondo i dirigenti pentastellati siciliani il sindaco di Gela doveva cercare di bloccare l’accordo tra Eni, Ministero dello Sviluppo economico e Regione Sicilia invece lo ha accettato. Domenico Messinese con l’accettazione dell’accordo ha permesso, sempre secondo i dirigenti siciliani del M5S, che nel territorio di Gela possano avvenire nuova perforazione per la ricerca di idrocarburi. Le nuove trivellazioni potrebbero determinare una deturpazione dello stupendo paesaggio di Gela.

Il Movimento Cinque Stelle Sicilia spiega inoltre che il sindaco di Gela: “Avallando questo protocollo, Messinese accetta la riconversione degli impianti per la produzione di olio di palma, per avviare i piani di recupero dei livelli occupazionali. Programmi vetusti, totalmente avulsi dalle politiche energetiche e ambientali dettate dai nuovi obiettivi europei e, di conseguenza, piani che si stanno rivelando completamente inutili”.

La risposta alla drastica decisione del Movimento Cinque Stelle di espellere Domenico Messinese non si è fatta attendere e il primo cittadino di Gela ha riferito che nessuno dei dirigenti siciliani del suo ex partito si è fatto sentire. Il primo cittadino di Gela ha anche detto che prende atto della decisione della dirigenza regionale del Movimento Cinque Stelle ma non ha nessuna intenzione di dimettersi dalla carica di primo cittadino.

Domenico Messinese ha sostenuto che: “a nessun organo di secondo grado interno solo perché a noi pentastellati o ex pentastellati non è permesso, ma le motivazioni di quella che è solo l’ennesima esecuzione di piazza sono degne di un’altra Storia della Colonna Infame ispirata ai giorni nostri”. Il primo cittadino di Gela ha anche dichiarato che “Addurre dall’alto per un sindaco di un grosso centro la decurtazione dell’indennità di carica, non inserita nel programma elettorale, ha la stessa coerenza di una regola francescana teorizzata da Rockefeller. Mentre sul protocollo d’intesa con Eni, qualcuno informi i miei giudici politici che il mio predecessore, vero firmatario del documento, ha forse dubbi sulla sua identità nel Pd ma non è di certo iscritto al M5S. Con questo esprimo il mio rammarico per imputazioni strumentali sulle quali non solo io conservo la mia idea ma non la diffondo per rispetto. Alla gara rancorosa degli attacchi mediatici di alcuni portavoce estremisti in cerca di popolarità infatti oppongo il silenzio a favore di tutti gli altri amici, la gran parte, del Movimento”.

Domenico Messinese ha anche riferito che non ha mai avuto rapporti con la dirigenza siciliana del movimento Cinque Stelle e che si è sentito abbandonato dal movimento stesso.