Riforma Giovannini pensioni 2014 ultime novità esodati quota 96 modifica legge Fornero

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 Con la proposta del Ministro Giovannini del “prestito pensionistico” si aprono nuove prospettive per gli esodati dopo che la legge di stabilità del 2014 ne ha salvaguardato altri 20.000.

 Il progetto del “prestito pensionistico” prevede che il lavoratore o il non occupato che ha compiuto il sessantaduesimo anno di età può accedere al prepensionamento facendone domanda all’Inps e una volta accettata la sua richiesta dall’ente previdenziale riceverà il 90% della rateo mensile del vitalizio pensionistico maturato.

 Una vota compiuti il sessantaseiesimo anno di età, requisito previsto dalla riforma Fornero, l’ex lavoratore accederà alla pensione restituendo il prestito pensionistico versando dall’8 al 10% dell’importo della pensione mensile.

 Il prestito pensionistico se divenisse definitivo determinerebbe la risoluzione del problema degli esodati che in massa, pur di aver un redditto fisso, aderirebbero in massa.

 La proposta del Ministro del lavoro Giovannini è complementare alla riforma Fornero che non sarà modificata.

 Il lavoratore in possesso dei requisiti richiesti dal “prestito pensionistico” potrà decidere se accedere o meno alla nuova forma di prepensionamento essendo facoltativa la proposta di legge di Giovannini.

 Potrà accedere al prestito pensionistico i lavoratori delle ditte private e come il caso degli esodati, chi non ha lavoro.

 Per i quota 96 del comparto scuola sembra che a breve si possano aprire le porte delle pensione in seguito alla proposta di legge a firma degli onorevoli Ghizzoni e Marzana approvata dalla Commissione Cultura , Scienze e istruzione della Camera dei Deputati nella quale prevede il ripristino della data per la fine dell’anno scolastico al 31 agosto invece come ora previsto dalla riforma Fornero al 31 dicembre.

 La seconda positiva novità è che il Ministro dell’istruzione Anna Maria Carrozza ha comunicato che il governo ha reperito i fondi per poter far andare in pensione 2.500 lavoratori del comparto scuola che pur avendo maturato tutti i requisiti non sono potuti accedere alla pensione per i nuovi requisiti richiesti dalla riforma Fornero attualmente in vigore.