Eurispes 2016, italiani contrari a vivisezione, caccia e uso degli animali come cavie

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Un’analisi dell’Italia molto dettagliata quella fatta dai ricercatori dell’Eurispes. Gli italiani sono un popolo che ama sempre più gli animali. Aumentano in Italia le persone contrarie ad ogni forma di sfruttamento degli animali come la vivisezione.

Le persone intervistate dall’Eurispes sono contrarie all’utilizzo degli animali come cavie per la sperimentazione di nuovi medicinali necessari per la cura di patologie gravissime.

Gli italiani sono sempre più un popolo contrario alla vivisezione e alle torture degli animali a confermare questa opinione è stato il rapporto dell’Eurispes 2016. A rendere noto il rapporto di Eurispes 2016 è stata l’associazione LAV da sempre in prima fila per la lotta sulla riconoscenza dei diritti degli animali.

Il rapporto dell’Eurispes è stato presentato solo qualche giorno fa a Roma.  Secondo quanto precisato dal rapporto l’80,7% degli italiani sono contrari alla vivisezione, un dato molto incoraggiante che fa comprendere come gli abitanti del nostro paese siano particolarmente sensibili a questo problema.

I dati di Eurispes 2016 inoltre indicano che la stragrande maggioranza degli italiani, il 68,5%, non è favorevole alla caccia e l’86,3% è contro l’uccisione degli animali per ricavarne pellicce. Sono in aumento anche gli italiani che durante il periodo di ferie non lasciano il loro cane in qualche struttura ma preferiscono portarselo con sé nell’apposite strutture alberghiere che consentono il soggiorno anche agli animali.

Nel 2015 sono stati il 68,5% degli italiani che hanno scelto delle strutture alberghiere che offrivano la possibilità di ospitare anche il proprio cane. Un aumento rispetto all’anno precedente di 12 punti in percentuale. Eurispes ha anche evidenziato che sono in aumento le persone che in Italia hanno un animale. Il 22,5% della popolazione in Italia ha deciso di adottare un animale nella propria abitazione. L’animale in assoluto più presente nelle abitazioni degli italiani è il cane con il 60,8%, secondo come preferenze degli italiani è il gatto con il 49,3%, al terzo posto ma molto più staccati rispetto alle prime due posizioni ci sono i pesci con l’8,7% e quarti sono gli uccelli con il 5,4%.

Sono in aumento anche le persone che per scelta hanno deciso di non cibarsi di carne. In Italia il 7,1% della popolazione è vegetariane e l’1% è vegano. L’aumento più consistente nell’ultimo anno è delle persone che ha scelto di mangiare vegano che sono aumentate a 1.500.000 unità.

Paola Segurini, una delle responsabili della Lav, ha così commentato i dati forniti da Eurispes: “Tale trend rispecchia anche l’espansione della reperibilità di prodotti e ricettati vegan nella grande distribuzione. Chiari segni di risposta alla richiesta del consumatore, che dimostrano lo sviluppo di un diverso atteggiamento, più selettivo e attento verso il cibo, che non è più solo elemento di sussistenza o di conforto, ma anche dimostrazione di una nuova visione più responsabile dell’alimentazione”.

La responsabile della Lav ha anche chiaramente detto che gli italiani sono un popolo che ama gli animali: “Gli Italiani si confermano contrari a uccisioni e maltrattamenti di animali: l’Italia con responsabilità politiche è chiamata, dunque, a dare attuazione a questa volontà, a cominciare dalle leggi da anni purtroppo ancora ferme in Parlamento in tema di allevamenti di animali “da pelliccia”, circhi, fauna selvatica e delfinari”.