Insonnia fatale 2 fratelli destinati a una morte atroce, rimanere svegli per 6 mesi

Insonnia fatale 2 fratelli destinati a una morte atroce rimanendo svegli per 6 mesi

Una patologia rarissima che si chiama insonnia fatale familiare ha colpito due fratelli australiani. La malattia non ti permette di dormire e lentamente provoca la morte dei pazienti. I due australiani colpiti dalla malattia si chiamano Lachlan e Hayley Webb  e se i ricercatori non riusciranno a trovare presto una cura moriranno.

La rarissima patologia non riesce a far raggiungere il paziente lo stato di sonno profondo. Dormire bene serve a far rigenerare il corpo e ad eliminare la fatica e la stanchezza accumulata durante la giornata.

I due fratelli Lachlan e Hayley Webb hanno voluto raccontare la propria incredibile storia al tabloid del Regno Unito The Indipendent e anche ad una televisione locale australiana.

I due fratelli hanno rispettivamente 28 e 30 anni e, secondo quanto detto dai medici, non hanno ancora sviluppato la terribile patologia dell’insonnia fatale familiare.

I due fratelli non sanno quando inizieranno gli effetti della terribile patologia ma hanno visto cosa determina. La terribile malattia ha provocato la morte prima della madre a 61 anni e poi di due zii rispettivamente di 42 anni e di soli 20 anni.

I due fratelli hanno raccontato che anche la loro nonna è morta per colpa di questa terribile patologia.

Hayley ha così spiegato come è morta la nonna: “Mia nonna iniziò ad ammalarsi e a morire.  La sua vista se ne andò, mostrava segni di demenza, soffriva di allucinazioni e non poteva parlare. È una malattia incredibilmente aggressiva”.

 La insonnia fatale familiare è una malattia che colpisce le cellule nervose presenti nel cervello. La malattia è atroce perché non fa dormire per gli ultimi sei mesi di vita.

I due fratelli ora sono in California nella speranza che una delle più prestigiose università del mondo riesca a trovare una cura.

Se la cura non dovesse arrivare, i due fratelli sono destinati a morire dopo una lunga agonia.