Nel corso dell’Alitalia Day del mese di maggio scorso, sono state presentate le nuove divise delle hostess, che si rifanno alla moda degli anni ’50 e ’60. E abbandonato il verde che dominava nella precedente uniforme, si è passati ad un rosso bordeaux, che tende ad un rosso più chiaro per l’utilizzo di una tecnica di stampa particolare. A corredo della nuova divisa, che ha provocato accese critiche sul web, con un evento su Facebook: “Salviamo le hostess Alitalia dalle calze verdi”, ci sono appunto le calze verdi, che assieme alla borsa e ai guanti, completano il tutto. L’organizzazione della compagnia aerea è stata perfetta: in due settimane ha consegnato il set completo e da ormai due giorni, il personale di volo le sta indossando. “L’ultima (e la prima volta) che ho indossato i collant verdi ero alla recita scolastica e facevo il cespuglio parlante. Molta solidarietà alle hostess di Alitalia, davvero” ha commentato Selvaggia Lucarelli sul suo profilo social. E ancora: “Fanno sembrare la gamba come se avesse un’unica vena varicosa” oppure “sono il crollo definitivo del mito della bellezza e sensualità delle hostess nell’immaginario maschile”.
Oltre alle critiche dure e spietate anche i sindacati di categoria hanno detto la loro diramando in un comunicato il timore di infiammabilità degli indumenti. Pronta è stata la risposta dell’ Alitalia che ha dichiarato che gli abiti hanno superato tutti i test . Inoltre la compagnia “si riserva di procedere nelle sedi appropriate al fine di tutelare la propria immagine contro accuse palesemente infondate”.