Barletta caso unico in Italia, giovane è prete ed anche arbitro, dirige le partite di calcio con breviario e cartellini

Oggi, 11 giugno, sarà ordinato sacerdote un giovane barlettano, Michele Porcelluzzi. Ma la vera notizia è che è un arbitro a tutti gli effetti. Savino Filannino, presidente della sezione Aia di Barletta, raggiungerà Don Michele a Milano, in pullman con una cinquantina di suoi colleghi per partecipare a questo momento di gioia.

Michele, ha appena trent’anni, ma la sua biografia è di tutto rispetto. A 19 anni, dopo la maturità classica presso il Liceo  “ Casardi” di Barletta, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza alla Bocconi di Milano. Poi entra in seminario e la scorsa estate ha conseguito il Baccalaureato in Teologia.

La sua carriera  arbitrale  è iniziata quando ad appena 15 anni , sostenne l’esame per diventare arbitro. Ecco le sue parole che ci descrivono la sua prima discesa in campo: «Sabato 22 settembre 2001 in Spirito Santo – Superga Trani, gara di giovanissimi locali disputata al Simeone. Vinsero i locali 2 – 1. Ricordo solo di qualche ammonizione: ho ancora il referto a Barletta. Ho arbitrato fino alla Promozione lombarda. Ora scendo pochissimo in campo, prevalentemente nelle categorie giovanili”.

Michele è molto felice della sua vita sezionale  e  alla domanda che gli è stata rivolta in un’ intervista, su quale fosse la sua squadra del cuore, ha glissato rispondendo che segue solo le partite arbitrate dai suoi colleghi e amici della sezione di Barletta.

E a luglio sarà sì al centro dell’attenzione, ma non come arbitro, bensì come celebrante alle nozze di un suo collega.