Rintraccia la moglie con un’app e la scopre a letto con il capo, ma ora rischia 15 anni di carcere

A Sean Donis, 37enne di Clifton, nelle vicinanze di New York, la vita ha riservato una tegola dietro l’altra nell’arco di soli 17 mesi: dopo sei anni di matrimonio apparentemente felice, la moglie Nancy, un anno più grande di lui, lo ha tradito, lo ha abbandonato, ha ottenuto il divorzio e, come se tutto questo non bastasse, lo ha denunciato alla polizia. Ora Sean, dopo lo choc subìto per averla sorpresa a letto con il proprio capo, si ritrova a rischiare fino a 15 anni di prigione: Nancy lo ha infatti accusato di averla spiata illegalmente e di aver violato il domicilio dell’amante la sera in cui li ha sorpresi insieme entrando in casa di soppiatto.

La valanga che lo sta travolgendo partì il 15 aprile 2016. Quel giorno Nancy chiese a Sean di badare al loro figlioletto di 4 anni, visto che lei doveva andare a cena con le amiche nella cittadina di Elizabeth. Una volta soli, durante la serata il piccolo cercò l’iPad senza risultato: il padre, per trovarlo, attivò sul suo cellulare l’applicazione “Trova il mio iPhone”. E a quel punto gli si accese una lampadina: tramile la app, si accorse che l’iPad, evidentemente preso dalla moglie, stava viaggiando non verso Elizabeth, ma verso Pomona, un’altra località del New Jersey dove abitava Albert Lopez, il 57enne capo di Nancy. In quel momento gli vennero alla mente mille sospetti e tanti particolari ai quali, fino a quel momento, aveva dato poco peso: da un po’ di tempo la moglie era dimagrita notevolmente, appariva più curata e andava a lavorare vestendosi in modo più elegante del solito. Quello stesso pomeriggio, poi, quando lui aveva preso il suo smartphone, Nancy era entrata in agitazione e con aria nervosa gli aveva intimato di metterlo subito giù.

A quel punto Sean ha portato il piccolo a casa di sua madre, è montato in macchina ed è andato dritto dritto a Pomona: sbadatamente la porta di casa di Albert non era stata chiusa a chiave, lui è entrato e ha sorpreso i due amanti in flagrante, girando due brevi filmati come prova inequivocabile del tradimento. Dopo una piccola zuffa tra i due uomini, che non è stata comunque particolarmente violenta, Sean è andato via con i cocci del suo matrimonio andato ormai in frantumi. Nancy, infatti, lo ha abbandonato e nel febbraio scorso i due hanno divorziato. Sarebbe bastato questo per mandare dallo psicanalista più di una persona, ma per Sean non era ancora finita. Il 20 luglio scorso ha ricevuto una lettera con cui gli si notificava che la moglie lo aveva denunciato per violazione di domicilio e per aver spiato illegalmente le sue mosse tramite la app del telefonino. Lui, che si è dichiarato non colpevole, dovrà apparire in tribunale il 20 settembre: in base alle accuse formulate, rischia fino a 15 anni di prigione. Oltre al danno, quindi, una beffa di dimensioni colossali: «È come se fossi stato punito due volte» dice Sean.

«È assurdo – sostiene il suo avvocato, Howard Greenberg – In un sistema giudiziario sano, quello che ha commesso Sean può essere considerato come una violazione, ma non un reato: senza contare che lo ha fatto per scoprire che la moglie lo stava tradendo con il suo amante».