Comunali Bari 2014 impazza il toto candidato Sindaco

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La primavera 2014 barese ha già un appuntamento: le elezioni comunali. Da settembre, momento in cui incomincia il vivo dell’organizzazione politica in vista delle elezioni, si vocifera che sia possibile dividere i candidati potenziali in due categorie.

ùDa un lato verranno inseriti coloro che saranno scelti tramite primarie o dopo consultazioni secondo uno stile più tradizionale e meno innovativo, d’altro invece coloro che tastano la situazione ma in realtà hanno altre mire e sfruttano il momento per altri appuntamenti elettorali. Manca all’incirca un anno, i nomi non sono ancora del tutto definiti, eppure gli aspiranti Sindaco hanno voglia di uscire allo scoperto, per cui già si incomincia  a parlare di primarie da organizzare.

Martedì, molto probabilmente, sarà il giorno in cui le segreterie di partito, locali e provinciali, si riuniranno per fissare le date delle primarie. Le  primarie del centrosinistra è appurato saranno di coalizione e non di partito. Il nome che costantemente emerge dal centro sinistra come successore di Emiliano è Antonio Decaro.

La sua candidatura ancora non è formalizzata, qualcuno dice che è solo questione di tempo, anche perché sono pochi mesi che siede alla Camera dopo essere stato eletto nel corso delle politiche nazionali. Ma le uscite quotidiane su questioni baresi e della Puglia in generale, fanno presagire che Decaro si senta già in campagna elettorale.

Ma ci sono altre due nomi che aleggiano accanto a Decaro e che sono cresciuti nel corso dell’amministrazione Emiliano, suoi assessori da tempo e facenti parte di altre forze politiche fuori dal PD. Il riferimento è a Elio Sannicandro, assessore fidatissimo di Emiliano e il super preferito nella lista che porta il suo nome, e ad Alfonso Pisicchio, la cui famiglia è nota nella storia politica della città, diverse sigle rappresentate nel tempo, che ha la capacità di attirare anche le preferenze dei simpatizzanti del centro.il che non è da sottovalutare se si pensa che a Bari, Michele Emiliano a parte, gran parte degli elettori è per lo schieramento moderato.

Altri nomi possibili, sempre di sinistra ma fuori dal PD e vicini a Sel, sono l’assessora regionale Angela Barbanente e il consigliere comunale Nicola Laforgia.

L’unico ad essersi sbilanciato e ha manifestare la sua intenzione di candidarsi alle primarie è Pietro Petruzzelli, che nonostante la giovane età ha vissuto una vita nel partito, seguace del potentissimo Mario Loizzo, che riesce a prendere voti ad ogni elezione.

Decaro potrebbe anche decidere di non lasciare la poltrona in parlamento.

Questo causerebbe uno sconquassamento nel Pd scatenando le ambizioni di coloro che da una vita sono nel partito e che non si tirerebbero indietro nel confronto.

Si parla di Ludovico Abbaticchio ma anche di Maria Maugeri, Emanuele Martinelli e forse Gianni Giannini.

E se nel centrosinistra le primarie sono un passaggio quasi obbligatorio per la candidatura, per il centrodestra non sono un principio necessariamente da rispettare. A Bari però l’eccezione di Lecce, Trani e Terlizzi, potrebbe riaversi per via di ambizioni e ambiziosi che sono pronti a confrontarsi senza esclusioni di colpi. La scelta e la scrematura dei  nomi potrebbe anche essere effettuata in un delle tante riunioni di partito, in particolare in qualcuna prima delle vacanze estive.

A Bari però il cento destra ha già un nome da portare avanti: è il presidente della Provincia, Francesco Schittulli. Il suo nome sembra destinato a prvalere, ma ci sono anche il segretario cittadino del Pdl, Luigi D’Ambrosio Lettieri, e il coordinatore dell’opposizione in Consiglio comunale Domenico Cea.

Non demorderanno e faranno presente che trattasi di un diritto che faranno valere davanti a tutti, ma pur se politicamente validi, da molti sono considerati meno forti di un personaggio come Schittulli. C’è anche Massimo Cassano,  senatore, barese puro, che ha sempre manifestato il suo desiderio di essere anche primo cittadino della sua città d’origine, ma sembra che il sogno abbia serie difficoltà a diventare anche realtà:anche la nomina che lo ha portato a Palazzo Madama è stata una sorpresa.Antonio Distaso  un fedelissimo «a disposizione» che non è quanto meno ad oggi interessato alla situazione, mentre  Francesco Paolo Sisto, oggi neopresidente della commissione Affari istituzionali della Camera, non sembra interessato più di tanto alla realtà barese, preferendo strade che lo tengano a Roma.

Infine ci sarebbe Filippo Melchiorre e uomo del PDL, oggi uomo della nuova forza politica Fratelli d’Italia.

Infine i grillini: vi sarebbe Vincenzo Madetti, il solo esponente del capoluogo che si sia distinto.

Ma nei mesi a venire, i grillini potrebbero optare per altro nome, visto la confusione che regna nel partito. I tempi sono relativamente acerbi, per cui vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane.