Puglia sanità lumaca, cittadini ostaggio della burocrazia, sette anni per una Tac

Una storia che ha dell’incredibile. Un macchinario per la Tac da sette è ostaggio della burocrazia. A raccontare la storia è l’Asl di Brindisi.

Nel reparto di Radiologia del Presidio di assistenza di Mesagne, in provincia di Brindisi, nel 2011 è stato acquistato il macchinario per la Tac ma  dopo sette lunghi anni non è ancora in uso.

“Dopo l’acquisto dell’attrezzatura, avvenuto nel 2011 – ricostruisce l’azienda sanitaria – sono intervenuti problemi di varia natura connessi con le ditte fornitrici (subentri o fallimento) e con l’alternarsi della dirigenza dell’Area tecnica. Dopo la ristrutturazione dei locali da adibire alla nuova attrezzatura, con provvedimento del dicembre 2015 erano state affidate a nuova ditta anche le attività di supporto finalizzate all’installazione della Tac già fornita dal precedente appaltatore. Conclusi i lavori, l’installazione è stata avviata nel mese di luglio 2016, con l’esecuzione di assemblaggio delle apparecchiature e le ordinarie prove preliminari di funzionamento, che sarebbero state confermate e integrate dalle attività di collaudo tecnico-funzionale da eseguirsi prima dell’avviamento dell’apparecchiatura”.

“A seguito del completamento delle opere strettamente connesse e necessarie per l’entrata in servizio della Tac – prosegue l’Asl – nel 2017 venivano avviate le procedure per il collaudo definitivo e per la conseguente messa in servizio dell’apparecchiatura, mentre nel frattempo era stata già disposta l’assegnazione di tecnici e radiologi per l’apertura del Servizio. In itinere, durante l’attività di verifica preliminare è stata riscontrata una intervenuta avaria del tubo radiogeno che ne impediva invece il funzionamento nell’immediato”.

“Risolto il problema tecnico con la sostituzione del dispositivo nel mese di maggio 2018, e concluso l’iter amministrativo per ottenere l’accreditamento, ottenuto nel luglio scorso, è stata già programmata la formazione del personale nelle giornate del 12-13-14 settembre e a seguire è prevista l’apertura delle agende di prenotazione”, sottolinea l’azienda sanitaria che conclude: “Questa amministrazione ha fatto il possibile per risolvere l’annoso problema della Tac rimasta inutilizzata per anni, ma è facile intuire che di fronte a problemi di natura burocratica, indipendenti dalla volontà del management, i tempi rischiano inevitabilmente di dilatarsi”.