Dalla Puglia a New York, sulle tracce dei propri antenati

La Puglia, come del resto tutte le altre regioni del meridione d’Italia, è stata una terra che ha vissuto sulla propria pelle il fenomeno dell’emigrazione verso paesi e nazioni in cui cercare un futuro per sé e per la propria famiglia. Secondo una stima recente, sarebbero almeno quattro milioni le persone di origini pugliesi sparse ad oggi nel mondo. Uomini e donne alla ricerca di un lavoro e di una nuova prospettiva di vita, diversa da quella che potevano aspettarsi nel luogo natio, si sono coraggiosamente messi in discussione e sono partiti a migliaia verso la Germania o il Belgio in Europa oppure verso l’America Latina e gli Stati Uniti.

Per questo motivo per chi sta per organizzare una vacanza in America, sarebbe molto interessante dedicare anche un piccolo spazio del proprio itinerario a ripercorrere i passi di quelle persone che sono arrivate in questo paese cariche di speranze per il proprio futuro. Questa sarebbe di sicuro un’occasione educativa, soprattutto per i giovani che di quel periodo conoscono generalmente poco, magari solo quello che è stato raccontato loro attraverso qualche vecchio racconto ascoltato in famiglia.

Prima di partire per l’America, è importante sapere che qui ci si aspetterà fin da subito che voi abbiate un minimo di dimestichezza con la lingua inglese, quantomeno per poter rispondere alle domande dei controlli di sicurezza non appena atterrerete. Ci vuol poco per prepararsi almeno lo stretto indispensabile per poter affrontare l’ingresso nel paese, un frasario online potrebbe essere utile, un esempio di seguito: leggi la guida di viaggio.

Dopo aver prenotato il biglietto aereo, operazione che andrebbe fatta con largo anticipo per approfittare di tariffe più convenienti, il breve percorso della memoria che vi suggeriamo potrebbe cominciare con una passeggiata a Little Italy, il quartiere di Manhattan dove gli italiani si stabilirono arrivando negli Stati Uniti. Non lasciatevi ingannare dal fatto che probabilmente qui troverete discendenti di connazionali con cui scambiare qualche parola nella vostra lingua,il consiglio che vi abbiamo dato poche righe sopra è sempre utile e valido! Qui potrete camminare per le strade piene di locali, soprattutto gastronomici, che espongono prodotti tipici della nostra tradizione e bere un buon caffè come quello di casa vostra. Per essere il più sereni possibili, ricordate di organizzare tutto con calma e per tempo, controllate che il passaporto sia in ordine, richiedete il visto più indicato alla vostra situazione, solitamente quello turistico, e scegliete con cura il volo migliore per costi, orari e magari compagnia aerea. (Maggiori informazioni qui).

Ma per rivivere la vera storia dell’immigrazione è necessario fare una visita a Ellis Island, la struttura attraverso la quale dovevano passare tutti quelli che intendevano entrare nel paese e dove i migranti erano registrati e controllati prima di poter entrare in territorio americano. L’isolotto artificiale di Ellis Island oggi ospita il Museo dell’immigrazione: una struttura di tre piani ricca di mostre fotografiche e percorsi interattivi, oggetti e documenti ufficiali che ricostruiscono e testimoniano la storia dell’immigrazione negli Stati Uniti. Al secondo piano si trova la grande sala del registro in cui è anche possibile rintracciare i documenti e le testimonianze di chi è passato da qui prima di approdare in America.

Da Ellis Island, e prima di immergervi completamente nella vostra vacanza negli Stati Uniti alla scoperta delle numerose esperienze e bellezze offerte dalla città di New York, si può proseguire con la visita alla vicina Statua della Libertà, simbolo e icona universalmente riconosciuta visibile dal mare e che rappresentava per i migranti il segno concreto dell’arrivo dopo mesi di viaggio verso l’America. Chi volesse salire anche sulla corona, raggiungibile con una lunga scala a chiocciola, dovrebbe prenotare con anticipo anche di mesi vista la scarsa disponibilità di posti. In alternativa si può scegliere il tour classico che, in quattro o cinque ore al massimo, consente di vedere nella stessa giornata sia Ellis Island sia la Statua della Libertà.