Durissimo scontro Salvini-Conte, il leader leghista “Mai più bambini rubati alle mamme e ai al papà, al governo chi ha le mani sporche di sangue”, la risposta del Premier “Stia zitto”

Dal palco di Roma Salvini non ha risparmiato nessuno. Davanti a circa 200 mila fan ha attaccato duramente il governo e in particolare il suo premier, Giuseppe Conte.

Matteo Salvini a Roma è stato l’autore di due interventi, il primo d’apertura alla manifestazione del centrodestra unito che ha visto la partecipazione di gente proveniente da tutte le regioni d’Italia e poi di chiusura intorno alle 17.

Proprio il suo ultimo intervento è stato quello più applaudito: “Dateci una mano a mandare a casa Raggi e Zingaretti, il duo sciagura per Roma e il Lazio.  Bibbiano? Mai più bambini rubati alle mamme e ai papà”.

Poi l’attacco a Giuseppe Conte: “Al governo abbiamo gente con le mani sporche di sangue per aver permesso più partenze e più morti. Questa non è una piazza di estremisti ma di italiani orgogliosi di esserlo”.

Alla fine del discorso ha voluto ringraziare i suoi alleati: “Noi al governo torneremo e presto, dalla porta principale, senza trucco e senza inganno. Ringrazio Berlusconi e Meloni, insieme si vince. Questa piazza era di Lama e della Cgil, ora è nostra. E guarda al futuro: le Leopoldine e gli incontri di Zingaretti e Di Maio guardano al passato. Vinciamo in tutte le regioni e li mandiamo a casa”.

La risposta di Giuseppe Conte non si è fatta attendere: “Non si dicano stupidaggini, su queste cose non si scherza. Speculazioni politiche di basso profilo su questo argomento non sono accettabili. Salvini fa bene a stare zitto perchè quando abbiamo governato insieme chi si è preoccupato di difendere il buon nome dell’Italia dove la propaganda politica ci stava facendo male è stato il sottoscritto, chiaro? Su questo non si scherza. Chi ha parlato sempre di politica dell’immigrazione ferma, rigorosa ma orientata come primo principio al rispetto dei diritti fondamentali della persona e anche dei migranti è stato il sottosscrtitto e Salvini da questo orecchio non ci sentiva”.