Un ragazzo barese ha scritto un lungo post indirizzato ad Emiliano nel quale ha spiegato la situazione in cui vive insieme alla sua famiglia.
Il ragazzo scrive così: «Le scrivo perché due giorni fa mia zia convivente di 82 anni è stata ricoverata all’ospedale Miulli ed è risultata positiva al Covid-19. Il nostro medico curante, ha segnalato all’ Asl il fatto, e pertanto, ha richiesto i tamponi. Siamo in quarantena fiduciaria dal giorno 02/04/20. Preciso che il nucleo familiare convivente è composto da 8 persone, compreso me”.
Il ragazzo continua: “ Tra queste ci sono due soggetti particolarmente a rischio mia sorella, portatrice di handicap e mia nonna, con gravi patologie pregresse (diabetica, cardiopatica, leucemica) di 80 anni che sta manifestando tosse secca … Ad oggi non siamo stati contattati da nessuno per poter scongiurare un probabile focolaio, e soprattutto, per fare i tamponi. Le segnalo che mio padre ha fatto innumerevoli chiamate al numero verde 1005, al numero verde della regione Puglia e al numero verde della Als di Bari, senza risolvere alcun che; mio padre stesso ha avuto febbre alta, tosse secca e perdita di gusto e olfatto per diversi giorni. Un’altra emergenza è rappresentata dal fatto che non abbiamo mascherine sufficienti e che nessuno di noi può uscire a reperirle”.
E poi conclude: “La prego di venirci incontro e di aiutarci, perché ne abbiamo un disperato bisogno».
Emiliano ha preso contatti con il ragazzo e la situazione è in via di risoluzione.