Selvaggia Lucarelli attacca Gianluigi Nuzzi “peracottaro”, lui le risponde e la massacra

Selvaggia Lucarelli ha da poco terminato un’altra edizione molto sofferta di “Ballando con le stelle” dove ne sono successe davvero di tutti i colori: positività al covid, infortuni più o meno severi, interventi chirurgici, infezioni intestinali e chi più ne ha più ne metta.

Ma Milly Carlucci, insieme a tutta la squadra è riuscita a tenere botta e l’edizione è terminata anche se tra mille polemiche per la non vittoria di Elisa Isoardi e Raimondo Todaro. Uno dei giurati, Selvaggia Lucarelli si è scontrata moltissimo con la concorrente Alessandra Mussolini ma ora, che tutto è terminato, la Lucarelli è sempre agguerritissima a dire la sua, anzi, a scrivere la sua sulle vicende di attualità.

L’ultima stoccata l’ha tirata al giornalista di Retequattro Gianluigi Nuzzi definendolo “peracottaro”.

Vediamo cosa è accaduto.

Selvaggia Lucarelli attacca duramente Gianluigi Nuzzi “peracottaro” e pernicioso

Gianluigi Nuzzi, sui social, il 10 dicembre si è posto una domanda che, forse, si sono posti in tantissimi “«Oltre 30 anni di ricerche nessun vaccino per l’HIV. In meno di 1 anno è pronto il vaccino per il Covid … A voi non sembra strano? Forse c’è qualcosa che non va?”

Questo post non è sfuggito a Selvaggia Lucarelli che, prontamente e duramente gli ha risposto così: “La cattiva informazione dei peracottari dell’ultima ora è perniciosa. La cattiva informazione dei giornalisti (o peggio, queste domande insinuanti, benzina sul fuoco del complottismo) è imperdonabile”. E poi rifacendosi a Jean-Daniel Lelièvre, il capo di immunologia clinica dell’ospedale Henri Mondor gli ha risposto così: “E’ un paragone stupido…Con la Sars c’è risposta immunitaria, mentre con l’HIV no…Anzi quest’ultimo virus distrugge il sistema immunitario…”.

E poi ha anche aggiunto: “Non bisogna averlo studiato. Basta studiare prima di battere i polpastrelli sulla tastiera…”.

La replica di Gianluigi Nuzzi

 Gianluigi Nuzzi, senza citare mai Selvaggia Lucarelli, ha scritto un altro post che è un’evidente risposta alla giornalista: “Qualcuno sta cercando di tirarmi dentro una polemica ma non ci casco”.

E poi ha spiegato meglio cosa intendeva dire: “Per l’Hiv fino al 1996 non c’era alcun farmaco e quindi per 10 anni siamo rimasti al buio. Questo perché era ritenuta una malattia ‘degli altri’, una malattia che colpiva gli omosessuali, chi si drogava di eroina e chi faceva sesso promiscuo: insomma era una malattia che toccava determinati gruppi di persone. Pertanto, la scienza per dieci anni è stata – come dire – un po’ superficiale, forse non alimentata finanziariamente dai governi. La mia è una valutazione di politica sanitaria non di scienza, perché io non sono uno scienziato e, a differenza di altri, non mi avventuro in temi scientifici”.

Infine, ha concluso: “Protesto su malattie di seria A e di serie B … ecco io protesto contro questo e voglio ricordare che a volte la scienza non viene aiutata dai governi perché ci sono malattie di serie A e malattie di serie B”.