Alessandro Cecchi Paone diretto su “Quelli che il lunedì” : “E’ meglio che chiudano perché …”

La stagione di “Quelli che il lunedì” non sta andando benissimo e questi dati sono stati gli stessi fin da subito.

I conduttori, Luca e Paolo insieme a Mia Ceran hanno già dovuto subire un cambio di giornata tanto che anche il programma da chiamarsi Quelli che il calcio andando in onda la domenica si chiama ora Quelli che il lunedì.

Ma poi la programmazione è stata spostata al giovedì e ci si sta chiedendo se, a questo punto, sarebbe il caso di chiamarlo “Quelli che il giovedì”.

Alessandro Cecchi Paone sulla trasmissione di Luca e Paolo: “Meglio evitare l’agonia”

Alessandro Cecchi Paone è stato chiamato ad esprimere un suo parere su una probabile chiusura della trasmissione condotta da Mia Ceran, Luca e Paolo.

Alessandro Cecchi Paone all’interno del settimanale Nuovo TV, cura una rubrica nella quale parla con i propri lettori di trasmissioni televisive o di personaggi pubblici.

A proposto degli scarsi ascolti della trasmissione, Cecchi Paone ha detto: “Quelli che il lunedì? L’insuccesso non è colpa dei conduttori”, però, ha anche aggiunto che se un programma non va è meglio che chiuda: “Meglio evitargli l’agonia”.

Il nuovo film di Luca e Paolo: “Per tutta la vita”

Luca e Paolo hanno rilasciato un’intervista a Deejay chiama Italia, il programma di Linus e Nicola Savino sul loro film “Per tutta la vita“.

Il cast del film uscito l’11 novembre può annoverare tanti nomi molto importanti: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi e Fabio Volo.

La trama è molto interessante, quattro coppie sposate da tempo scoprono che ci ha celebrato il loro matrimonio non era un vero prete e, dunque, il loro matrimonio non ha alcun valore.

 Luca e Paolo hanno detto così di questo film: “E’ un film molto intenso, fa commuovere, è molto di più di una commedia romantica”.

E quando Nicola Savino ha chiesto a Luca Bizzarri quale è la sua situazione sentimentale attuale lui ha risposto così: “Purtroppo in questo Paese non ci si può ancora sposare col proprio cane!”

I due hanno raccontato così il film: “Cosa faremmo tutti noi se un giorno ci dicessero che il nostro matrimonio non ha più alcun valore – che non lo ha mai avuto, anche se solo da un punto di vista formale – e che dobbiamo tornare davanti all’altare per promettere di nuovo amore eterno a chi pensavamo essere nostra moglie o nostro marito e risulta invece ora un perfetto estraneo? Quando abbiamo cominciato a scrivere e siamo andati alla ricerca di possibili risposte a questa domanda – curiosa, all’apparenza semplice, leggera – ci siamo resi conto che le storie che potevano nascere erano tante – non sempre così leggere, a dir la verità – almeno quante sono le insidie che si possono nascondere in relazioni spesso solo apparentemente risolte. Il mio desiderio è stato da subito di andare al cuore delle vicende, saltando preamboli ed epiloghi, concentrarmi nel frammento di vita in cui i personaggi si ritrovano ad affrontare questa pausa di riflessione forzata, seguirli con discrezione, adottando uno sguardo silenzioso, diretto; nascondermi all’interno delle loro case, spiando nella loro intimità, aspettando i momenti in cui la crisi – prima o poi, ineluttabilmente – sarebbe esplosa”.