Al Bano al veleno contro Damiano dei Maneskin: “Esempio di distruzione”

Damiano dei Maneskin, ha postato, qualche giorno fa sui social una foto che lo ritrae con una canna in mano.

Damiano, che in questi giorni è impegnato, insieme al suo gruppo per un tour internazionale che per finire deve ancora segnare le tappe di Roma e Milano, ha postato sui social una foto mentre fuma e ha aggiunto la seguente didascalia: “Il tour è finito e starò tutto il giorno a fumare senza nulla addosso”. I suoi fan lo hanno ricoperto di commenti positivo e di apprezzamento sia indirizzati a lui in prima persona che a tutto quanto il gruppo, invece, chi non ha affatto apprezzato anzi lo ha criticato moltissimo sino a sferragli un vero e proprio attacco è stato Albano. Vediamo cosa ha detto albano di quell’uscita sui social di Damiano.

Al Bano Carrisi attacca Damiano: “Non è una buona idea fare proselitismo delle canne”.

Albano su Adnkronos ha spiegato di non aver affatto gradito la foto di Damiano e ha detto: “Fare proselitismo della cannabis non mi sembra una buona idea. Dare esempi di distruzione non è il massimo. La droga equivale a distruzione e vale anche per lo spinello. Ognuno della sua vita può fare quello che vuole però è un peccato, soprattutto se sei un personaggio pubblico perché invogli chi ancora è inesperto a fare uso di cannabis. Io sono contro la droga in ogni sua forma perché ho avuto delle problematiche serie che ho dovuto sopportare, ma non ho nulla contro Damiano, voglio precisarlo. Ho pagato un prezzo salatissimo per aver sempre detto di essere contro la marijuana ma non cambio idea perché purtroppo so di cosa si tratta, l’ho vissuto sulla mia pelle”.

Albano ha rivelato che il suo matrimonio è finito per la canne che fumava Romina Power

Proprio qualche giorno fa, infatti, Albano aveva rivelato che il suo matrimonio da favola con Romina Power era finito proprio perché la moglie fumava troppe canne e aveva cambiato carattere: “Come mai ci siamo lasciati? Lo dirò adesso, non l’avevo mai detto, ma è stato anche per la marijuana. Succedeva anche prima della scomparsa di nostra figlia, già da anni. Lei fumava ed era molto serena, un’altra donna. Poi l’effetto finiva, piangeva, e diventava triste. Non vedevo la passione per la vita. Diciamo che quei momenti furono l’inizio del percorso che ci ha portato a separarci. Non vedevo più l’attaccamento alle cose e a quello che avevamo creato insieme”.