Se obesi a trent’anni il rischio è la demenza senile

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Il sovrappeso, ormai è ben noto, non è solo un problema estetico anche se a volte basterebbe questo per essere definito invalidante almeno a livello psicologico ma soprattutto è un grossissimo problema di salute che prelude a seri guai.

La prima conseguenza del sovrappeso è il diabete così come le malattie che riguardano l’apparato circolatorio ma ormai è conclamato che può provocare anche alcune forme tumorali.

Tutto questo, grosso modo, già si sapeva.

Ma una ricerca recentissima ha portato  alla luce delle scoperte di cui ancora non si aveva cognizione.

La più importante è quella che è stata anche pubblicata sul “Postgraduate Medical Journal” secondo la quale l’eccesso di grasso e dunque un peso di gran lunga superiore alla norma se è uno stato che si vive tra i trenta e i quaranta anni può essere la causa della demenza senile in età avanzata.

Dunque, i fattori di rischio per la demenza senile sono il sovrappeso tra i trenta e i quaranta anni e quindi in età adulta.

La ricerca ha condotto questo studio su 451.232 pazienti obesi in una fascia di età tra i trenta e i trentanove anni, in una percentuale del 43% uomini.

In questo segmento di età si è studiato che la possibilità di avere in età avanzata la demenza era di 3,5 maggiore rispetto a chi della stesa età aveva un peso nella norma.

Dunque, se si comincia a pesare molto dopo i cinquant’anni il rischio di ammalarsi di demenza diminuisce e questo perché il sistema cardiovascolare non è stato intaccato fin da giovani e, dunque, non ne ha risentito molto. Quando viene, invece, messo a dura prova fin dai trent’anni  e, dunque, è attaccato molto ad una certa età cede e il logorio causa la demenza.

E allora l’importante è sempre rispettare le regole che conosciamo davvero tutti, mangiare sano, poco e spesso e fare attività fisica soprattutto all’aperto.

Poche regole per assicurarci l’elisir di lunga vita.