Tiroide in provetta sarà possibile crearla grazie alle cellule staminali

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Un team di ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma sta studiando come sostituire una tiroide malata con una creata in provetta.

Lo studio sta portando a dei risultati soddisfacenti tanto che la nuova tiroide in provetta potrà essere creata in laboratorio con le stesse cellule staminali della pelle del paziente e poi essere trapiantata al posto di quella che non funziona perfettamente.

Il direttore dell’Unità di Chirurgia Endocrina del Gemelli, Celestino Pio Lombardi ha così commentato il possibile trapianto di una nuova tiroide in un paziente:  “Le malattie tiroidee e i tumori della ghiandola che ne richiedono l’asportazione sono sempre più diffusi e i pazienti che subiscono l’asportazione devono poi prendere ogni giorno gli ormoni tiroidei sostitutivi che, comunque, non sempre risultano una terapia efficace. Per molti di questi pazienti si guarda al futuro con la sostituzione della ghiandola o con una terapia cellulare in grado di ripristinare nell’organismo un quantitativo adeguato di cellule tiroidee funzionanti”.

Il professor Lombardi poi ha affermato che: “Vorremmo tentare, con una collaborazione con il laboratorio della Costagliola  di prendere cellule staminali dal sottocute di pazienti e trasformarle con adeguati stimoli in cellule tiroidee in grado di produrre gli ormoni”.

La sostituzione della tiroide originaria con una costruita in provetta potrebbe determinare la fine delle sofferenze di tanti malati di tumore o dei pazienti che hanno delle disfunzioni all’apparato tiroideo.