Michele Guardì travolto dalla bufera, le Iene mettono in rete un suo audio dove si sentono parole molto offensive contro Magalli e contro le donne

Michele Guardì, storico autore de I Fatti Vostri, è stato accusato di offese omofobe e misogine in un audio divulgato da Le Iene, ma lui nega e minimizza le accuse

Il profilo Twitter de Le Iene ha pubblicato un audio registrato dietro le quinte di un programma Rai, in cui si sentono offese omofobe e misogine. Michele Guardì, noto autore televisivo, è stato identificato come l’autore di queste parole offensive. L’audio include frasi come ““Cane Magalli, levatelo! Signorina sorrida, finga di esistere!” e commenti dispregiativi verso una donna.

Michele Guardì respinge le accuse

Filippo Roma de Le Iene ha contattato Michele Guardì per chiedere spiegazioni sulle parole pronunciate nell’audio. Guardì ha minimizzato l’incidente, sostenendo che le offese fossero state pronunciate anni fa e non rappresentassero un problema significativo. Ha sostenuto di essere tranquillo riguardo alla situazione e ha ritenuto l’azione de Le Iene come pretestuosa e irrilevante.

Guardì difende il suo rapporto con le donne

Nella sua difesa, Michele Guardì ha messo in risalto il suo rapporto lavorativo con le donne, sottolineando che l’80% delle sue redazioni è composto da donne e che la capa del gruppo è una donna, Giovanna Flora. “Io con le donne sono non rispettoso… di più!”, ha dichiarato Guardì, negando di essere omofobo e sostenendo di valorizzare le capacità e l’intelligenza delle donne nel suo lavoro. Queste le sue parole: “Il servizio de Le Iene su di me? Niente di che! Cose vecchie, non ha rilievo per me. Sono assolutamente tranquillo. Sono cose vecchissime. È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare. Ho detto a Filippo Roma: ‘Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì”. E allora?”. E poi ha continuato: “Che deve succedere? Per carità. La cosa a dire il vero mi lascia del tutto indifferente. La Rai non c’entra niente con questo. Se vogliono disturbare il mio rapporto con la Rai, hanno sbagliato obiettivo!”. E, ancora: “Io omofobo? Nelle mie redazioni l’80% è donna. La capa del gruppo è una donna: Giovanna Flora. Se fossi omofobo metterei da parte le donne, starei solo con gli uomini e prenderei a calci le donne. Non sono così. Io con le donne sono non rispettoso… di più! Lo dicono i fatti, non le parole. Io mi giovo della loro capacità e della loro intelligenza, da sempre, non da ora”.

Guardì rifiuta di scusarsi in onda

Interrogato su possibile scuse durante la trasmissione “I Fatti Vostri”, Guardì ha espresso il suo rifiuto di dare importanza a queste accuse in una trasmissione storica come quella che va in onda in Rai da 33 anni. La sua reazione mostra una forte resistenza a riconoscere le implicazioni delle sue parole e a scusarsi pubblicamente: “Se mi scuserò durante I Fatti Vostri? Ma si figuri se darò importanza a questi poverini in una trasmissione storica che va in onda in Rai da 33 anni”.

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