Il ricordo straziante nel racconto di Gino Cecchettin: “Mentre Giulia moriva, io ignaro, correggevo la sua tesi”
Gino Cecchettin condivide il doloroso ricordo della notte in cui sua figlia Giulia è stata uccisa, mentre lui correggeva la sua tesi
Gino Cecchettin, il padre di Giulia ha condiviso i dettagli di quella tragica notte. Durante l’ultima sera trascorsa con Giulia, dopo un pranzo insieme, Gino rispettava la privacy della figlia senza fare domande, ignaro delle tensioni esistenti tra lei e Turetta. Quella notte, mentre correggeva la tesi di Giulia, non aveva idea che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe vista.
Svegliatosi tardi quella sera, Gino ha notato l’assenza di Giulia solo in un secondo momento. “Non avevo sonno e mi sono messo, come eravamo d’accordo, a correggere la sua tesi. Ho pensato che la mattina dopo l’avrei rimproverata, ma quando mi sono alzato non c’era e da allora è cominciato tutto”, ha raccontato.
Il rapporto tra Gino e Giulia
Gino ricorda Giulia come la figlia perfetta, una ragazza responsabile e un pilastro della famiglia, specialmente dopo la morte della madre. Condivideva con lei un legame profonda e l’ammirazione per le sue passioni e sogni, tra cui quello di diventare illustratrice. “Le dissi che la vita va vissuta inseguendo le proprie passioni e che ero certo sarebbe diventata la migliore illustratrice del globo. Fu contenta e mi abbracciò”, ha detto Gino.
L’impegno civico di Gino Cecchettin
Dopo la morte di Giulia, Gino si è dedicato a un impegno civico per mantenere viva la memoria della figlia e sensibilizzare l’opinione pubblica sui femminicidi. Sta pianificando di creare una fondazione per combattere questa piaga sociale e promuovere cambiamenti concreti. “Lancia un appello affinché il rumore di questa tragedia risvegli le coscienze e si traduca in azioni concrete per porre fine ai femminicidi”, ha dichiarato Gino, trasformando il suo dolore in un impegno per un futuro migliore.