Federica Sciarelli torna a condurre “Chi l’ha Visto?” dopo la pausa natalizia e riapre con una bordata alla Rai

Federica Sciarelli riapre “Chi l’ha visto?” esprimendo disappunto per il ritardo nella programmazione, dovuto alla messa in onda di un documentario sulle Frecce Tricolori, affermando la forza e l’importanza del suo programma.

La Sciarelli contesta la programmazione della Rai

“Chi l’ha visto?”, il programma storico di Rai3 guidato da Federica Sciarelli, è ripartito con una settimana di ritardo a causa della decisione della Rai di trasmettere un documentario sulle Frecce Tricolori. In apertura della nuova puntata, andata in onda ieri, mercoledì 17 gennaio, la Sciarelli non ha esitato a esprimere il suo disaccordo con questa scelta. “Buonasera a tutti voi e buon anno, naturalmente. Iniziamo subito con le emergenze, dalle Frecce Tricolori a Chi l’ha Visto è stato un soffio. Anche noi voliamo alto, anzi con voi voleremo altissimi in questo nuovo anno”, ha dichiarato la conduttrice, evidenziando il valore e l’importanza del suo programma.

I numeri di “Chi l’ha visto?” confermano il successo

La trasmissione, che si occupa di casi di persone scomparse e di cronaca nera, ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei programmi più seguiti e apprezzati dal pubblico italiano. Con 1.678.000 spettatori e uno share del 10.3%, “Chi l’ha visto?” ha confermato la sua rilevanza e la sua capacità di attrarre un pubblico fedele, nonostante la concorrenza di altri grandi eventi televisivi come il Festival di Sanremo. La Sciarelli, sfruttando questi dati, ha sottolineato la necessità di una programmazione costante e rispettosa delle esigenze del suo programma, che ha un forte impatto sociale e informativo.

Il messaggio della Sciarelli alla Rai

Attraverso le sue parole, Federica Sciarelli ha lanciato un chiaro messaggio alla Rai, enfatizzando il ruolo cruciale di “Chi l’ha visto?” nel panorama televisivo nazionale. Il suo appello mira a garantire che il programma continui a ricevere l’attenzione e la considerazione che merita da parte dell’azienda, in virtù del suo contributo alla società e dell’alta fedeltà del suo pubblico.