Puglia, muore dopo la somministrazione del vaccino anti covid: la procura chiede l’archiviazione per i medici

La Procura di Lecce ha richiesto l’archiviazione per sette medici coinvolti nel caso della morte di Claudio Di Paolo, avvenuta dopo la somministrazione del vaccino anti-COVID, a seguito delle conclusioni di perizie mediche che escludono correlazioni tra il decesso e il vaccino.

Nessun legame tra vaccino e decesso

Il caso riguarda il decesso di Claudio Di Paolo, un web designer 54enne di Galatone, avvenuto un anno fa per un arresto cardiocircolatorio. Di Paolo, sposato e padre di due figli e senza pregressi problemi di salute, era stato colpito da forti dolori alcuni giorni dopo aver ricevuto il vaccino anticovid, che avevano portato al suo ricovero ospedaliero e successivamente alle dimissioni.

Conclusione delle indagini

Le indagini, condotte in seguito alle richieste della famiglia di Di Paolo per fare luce sulla causa della morte, hanno portato alla conclusione che non esiste un nesso causale tra il vaccino e l’arresto cardiocircolatorio. Le perizie del medico legale Alberto Tortorella e del cardiologo Giuseppe De Giorgi hanno supportato questa tesi, portando la Procura a chiedere l’archiviazione del caso. I consulenti della Procura hanno anche affermato che l’azione dei medici coinvolti era stata conforme agli standard medici.

Opposizione della famiglia alla richiesta di archiviazione

Gli avvocati della famiglia di Di Paolo, Massimo Aprile e Francesco Protopapa, hanno espresso l’intenzione di opporsi alla richiesta di archiviazione. La decisione finale sulla richiesta di archiviazione sarà presa nei prossimi giorni.