Addio a Cima, Istituzione di Bari: Lunghissime code per i saldi finali prima della chiusura dello storico negozio

Cima, uno storico negozio di via Sparano a Bari, chiude i battenti dopo quasi un secolo, lasciando i cittadini tra nostalgia e delusione per la perdita di un simbolo cittadino.

Fine di un’era: Cima chiude i battenti

Una fila di baresi si allunga davanti a Cima, simbolo storico del commercio in via Sparano a Bari, che ha annunciato la sua chiusura.

“Sta svendendo la merce con sconti fino al 70%”, raccontano i cittadini, segnando la fine di un’epoca per il negozio aperto nel 1928. Questo evento segna non solo la chiusura di un punto vendita, ma la fine di una tradizione e di un punto di riferimento per la comunità locale.

Nostalgia e cambiamento in via Sparano

La chiusura di Cima riflette un cambiamento più ampio in via Sparano, dove “oramai la quasi totalità delle vetrine riportano insegne di grandi marchi e catene internazionali”.

I baresi esprimono un senso di rassegnazione di fronte a questa trasformazione urbana e commerciale, una città che cambia volto e perde pezzi della sua identità storica.

La delusione è palpabile anche tra le signore che escono dal negozio: “Niente costumi da bagno…”, commentano, simboleggiando un addio non solo a un negozio, ma a un’esperienza di acquisto familiare e vicina alle esigenze della gente del posto.

Storia e eredità di Cima

Cima è stato più di un semplice negozio per Bari: fondato 96 anni fa come “società anonima” per il commercio di tessuti, è stato gestito dai fratelli Carlo e Tea Carli, figli del fondatore.

Il loro lavoro ha mantenuto viva una tradizione commerciale che ha attraversato quasi un secolo, diventando un punto di riferimento storico per la città. La chiusura di Cima non è solo la fine di un’attività commerciale, ma la conclusione di un capitolo significativo nella storia di Bari.