Francia choc anestesista ubriaca provoca morte donna durante parto

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Una giovane donna francese è morta  mentre stava per dare alla luce un bambino perché l’ anestesista completamente ubriaca ha sbagliato la dose di anestetico.

Il tragico evento è avvenuto nel plesso ospedaliero di Orthez una cittadina nelle vicinanze dei Pirenei la notte del 27 settembre scorso.

La donna che è deceduta durante l’intervento di parto cesareo aveva solo 28 anni era stata ricovera d’urgenza in ospedale  perché prossima a partorire.

Ma in seguito all’anestesia il cuore della donna non ha retto e la giovane futura mamma ha subito un arresto cardiaco.

La giovane donna è stata trasportata d’urgenza nel più specializzato plesso ospedaliero di Pau ma subito dopo il suo arrivo è deceduta.


Il neonato è riuscito a sopravvivere e sembrerebbe che non abbia al momento subito nessun trauma.

La magistratura francese ha subito iniziato ad indagare sul terribile episodio e le forze dell’ordine locali hanno sentito tutti i medici presenti nel plesso ospedaliero.

Alcuni dei medici presenti  hanno riferito alle forze dell’ordine che l’anestesista sembrava  che non fosse presente e non recepiva le indicazioni che lo staff medico le impartiva.

L’anestesista, una donna belga di 45 anni, è stata fermata dalla polizia locale che ha indagato sul suo passato ed ha scoperto che in precedenza era stata in cura per aver abusato con l’alcol.

La polizia ha anche disposto la chiusura del reparto ostetrico del plesso ospedaliero di Orthez per presunte gravi irregolarità.

All’anestesista belga è stato riscontrato dalla polizia un tasso alcolico di oltre 2 grammi per litro di sangue e subito dopo l’alcoltest la donna è stata arrestata.

In seguito la donna ha confessato che faceva spesso uso di alcol, ed anche quella sera aveva abusato nel bere.

Ora l’anestesista rischia 5 anni di carcere per omicidio colposo.

Jean-Christophe Muller il pm che ha disposto l’arresto della donna belga ha riferito che “sarebbero stati usati prodotti anestetici e di respirazione artificiale non conformi a quelli abituali” ed inoltre che l’anestesista  la sera della morte della giovane donna non era assolutamente in grado di poter svolgere il suo lavoro abituale.