La disputa si infiamma, Fedez ribatte “Non è vero che sono nullatenente”

Fedez risponde alle accuse del Codacons riguardanti la sua dichiarazione di “nullatenenza”, sottolineando un fraintendimento e difendendo la legalità delle sue scelte patrimoniali.

In una recente polemica che ha visto coinvolto il rapper Fedez, le dichiarazioni e le risposte si susseguono tra accuse del Codacons e difese pubbliche. Il cuore della questione risiede in una dichiarazione di Fedez, mal interpretata da alcuni, riguardo al suo status patrimoniale.

La difesa di Fedez: chiarimenti su Instagram

Fedez ha preso posizione contro le accuse mossegli, specificando su Instagram che la sua dichiarazione di essere “nullatenente” è stata fraintesa e strumentalizzata. “Prendo atto di questo grandissimo scoop… No non è vero, non ho mai dichiarato questo,” ha precisato il rapper, sottolineando come le sue parole siano state decontestualizzate. La precisazione di Fedez riguardava specificamente l’assenza di beni immobili, navi o macchine intestate direttamente a lui, un dettaglio che non implica un’assenza totale di beni o risorse.

L’esposto del Codacons e la replica di esperti

Sulla scia delle dichiarazioni di Fedez, il Codacons ha sollevato dubbi, chiedendo indagini sulla gestione patrimoniale dell’artista, ipotizzando una strategia per celare un “potere occulto e trasversale”. Tuttavia, secondo Angelo Cremonese, professore di Scienza delle finanze, l’intestazione di beni a società è una pratica lecita e non sinonimo di nullatenenza. L’errore, se così si può definire, sarebbe stato nel comunicare in modo semplificato una realtà patrimoniale più complessa.

Un dibattito tra diritto e percezione pubblica

La vicenda tra Fedez e il Codacons non è soltanto una questione legale o fiscale, ma si carica di significati più ampi, toccando temi di percezione pubblica, comunicazione mediatica e interpretazione delle dichiarazioni pubbliche. La critica di Cremonese all’esposto del Codacons evidenzia una tensione tra l’analisi tecnica delle questioni patrimoniali e l’uso politico o mediatico che ne può essere fatto.