Alessia Pifferi giudicata capace di intendere e di volere, il suo avvocato: “Così le hanno spalancato la porta dell’ergastolo”

La perizia psichiatrica stabilisce che Alessia Pifferi era pienamente consapevole delle sue azioni quando ha lasciato morire di stenti la figlia Diana

Una madre e un atto inconcepibile

Nell’estate del 2022, un evento sconvolgente ha scosso l’opinione pubblica: Alessia Pifferi, una madre di 39 anni, ha lasciato la sua bambina, Diana, di appena un anno, da sola in casa per sei giorni, causandone la morte per inedia. Questo atto ha portato all’arresto della Pifferi e all’avvio di un processo per omicidio volontario aggravato presso la Corte d’Assise di Milano.

La perizia psichiatrica rivela

Lo psichiatra forense Elvezio Pirfo, incaricato dalla corte di esaminare lo stato mentale della Pifferi, ha concluso che al momento del fatto la donna era “capace di intendere e di volere“. Nonostante un background familiare e sociale problematico e una personalità incline alla dipendenza emotiva, soprattutto dagli uomini, la Pifferi non presentava disturbi psichiatrici maggiori, gravi disturbi di personalità o incapacità di provare empatia. La sua capacità di prendere decisioni consapevoli e di comprendere la gravità dei suoi atti è stata confermata, precludendo la possibilità di attribuire il suo comportamento a una infermità mentale.

Le implicazioni giudiziarie

Questa valutazione psichiatrica porta a considerare Alessia Pifferi pienamente responsabile delle sue azioni, con significative implicazioni per il corso del processo. Il pubblico ministero Francesco De Tommasi, supportato dalla consulenza di esperti, potrebbe ora perseguire una sentenza di ergastolo, dato che la capacità di intendere e di volere di Pifferi è stata mantenuta durante l’atto che ha portato alla morte della piccola Diana. La relazione degli esperti, lunga 130 pagine, sottolinea la capacità dell’imputata di partecipare consapevolmente al processo giudiziario, chiarendo che non sussiste una pericolosità sociale correlata a infermità mentale.

La tragica fine di Diana e le circostanze che hanno portato a questo evento gettano una luce crudele sulla figura di Alessia Pifferi, ora al centro di un dibattito legale e sociale sulle responsabilità individuali e le conseguenze delle proprie azioni.