Giorgia Meloni critica il superbonus ma fa una clamorosa gaffe sulle cifre

Meloni critica il Superbonus per i castelli, ma sbaglia i numeri. I dati reali mostrano cifre molto inferiori a quelle da lei citate.

Un errore di calcolo da un miliardo

Durante un’intervista al Tg2, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha espresso critiche verso il Superbonus, soffermandosi in particolare su un presunto uso improprio della misura per la ristrutturazione di sei castelli, con un costo sostenuto di un miliardo di euro. Tuttavia, le informazioni da lei fornite sono state rapidamente smentite: i castelli interessati dalle ristrutturazioni sono in realtà otto e l’investimento totale ammonta a poco più di un milione di euro, secondo quanto riportato dai dati Enea. Questo errore numerico ha sollevato un’ondata di reazioni tra i politici e l’opinione pubblica, mettendo in evidenza una significativa discrepanza tra le affermazioni della premier e la realtà dei fatti.

La reazione del Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle ha risposto con veemenza alle dichiarazioni di Meloni, sottolineando la gravità dell’errore commesso e accusandola di essere “alticcia” e di affidarsi completamente alla fantasia. Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S alla Camera, ha messo in discussione la cifra di 160 miliardi di euro citata da Meloni come “buco” nel bilancio dello Stato attribuibile al Superbonus, definendola una “cifra totalmente sparata a caso”. Inoltre, Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, ha espresso speranza che le dichiarazioni di Meloni fossero il risultato di un momentaneo disorientamento dovuto all’astensione dall’alcol per la Quaresima.

Tra critiche e sostegno al Superbonus

Nonostante le critiche, il Superbonus ha dimostrato di essere uno strumento efficace per stimolare l’economia, contribuendo a una crescita del Pil e alla riduzione del debito pubblico. La polemica sollevata da Meloni riflette una più ampia discussione politica sul valore e sull’efficacia dei bonus edilizi, con il Movimento 5 Stelle e altri partiti dell’opposizione che difendono il Superbonus come leva per l’investimento e la crescita. Al di là degli errori di calcolo e delle polemiche politiche, il dibattito sul Superbonus continua a essere un punto focale nella discussione su come bilanciare gli incentivi economici con la responsabilità fiscale.