Pizza cancerogena, “Reporter” sotto accusa Napoli insorge

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Ai pizzaioli napoletani non è proprio piaciuto il servizio andando in onda nella nota trasmissione “Reporter” andato in onda domenica sera secondo la quale la pizza, uno dei prodotti tipici italiani più conosciuti al mondo, è cancerogena.

Da molti napoletani è stato considerato un attacco ingiustificato al simbolo per eccellenza della città partenopea.

Sulla possibilità che la pizza possa essere cancerogena o meno è intervenuto l’istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici che ha esaminato tre pizze prodotte da pizzaioli diverse e infornate in forni differenti.

I risultati sono stati resi noti dal commissario dell’istituto Antonio Limone che ha dichiarato che le pizze esaminate non contengono quantitativi di cancerogeni che possono provocare preoccupazione.


Il dottor Limone ha presenziato ad un incontro con l’”Associazione verace pizza napoletana” durante il quale ha riferito che il quantitativo del benzoapirene sostanza cancerogena incriminata in una pizza è ”inferiore a 0,5 nanogrammi per grammo” rispetto a quanto dichiarato dal servizio di Report che era tre vote superiore pari a 1,51 nanogrammi per grammo.

Il commissario dell’ istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici ha anche detto ”Analizzando l’intero prodotto, e non solo la parte nera, dopo averlo ‘frullato’ i risultati sono quelli ottenuti nei nostri laboratori. Come per il benzoapirene, lo stesso vale per le altre sostanze cancerogene i cui valori, sommati, ‘non arrivano al limite massimo previsto’ che, in base al regolamento europeo (n.835/2011 sui tenori massimi di idrocarburi policiclici aromatici nei prodotti alimentari) è di 30 nanogrammi per grammo”.

Quindi uno dei simboli della cucina italiana si può mangiare tranquillamente è non contiene sostanze cancerogene.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della regione Campania Stefano Caldoro che in risposta al servizio mandato in onda da “Reporter” ha detto che a pranzo si sarebbe nutrico con una gustosa pizza e poi sostenendo che: ”La difendo perché è una nostra eccellenza  è storia, una nostra specialità’. Ovviamente i controlli devono essere effettuati sui forni o sui prodotti, ma questo vale anche per la piadina o i ravioli”.