Rosanna Lambertucci: “Oggi sarei potuta essere la moglie di Alain Delon se avessi accettato il suo invito ma non potevo perché ero con mia figlia”

Rosanna Lambertucci svela un retroscena personale su un momento che avrebbe potuto prendere una direzione completamente diversa nella sua vita, con Alain Delon come protagonista.

Un invito inaspettato e un momento di decisione

Durante un’intervista nel programma “Storie di donne al bivio”, Rosanna Lambertucci ha condiviso un episodio significativo del suo passato che la vide protagonista accanto a uno dei più affascinanti attori del cinema, Alain Delon. Lambertucci ha rivelato di essere stata vicina all’inizio di una relazione con l’attore quando questi l’invitò nella sua suite all’Hotel Excelsior di Roma. “Fui molto tentata”, ha ammesso Lambertucci, ricordando quel momento con un pizzico di rimpianto.

La sorpresa e la galanteria di Delon

La situazione prese una piega inaspettata quando la Lambertucci si presentò all’appuntamento con sua figlia Angelica, all’epoca solo una bambina di dieci anni. Delon, che la accolse in accappatoio e a piedi nudi, mostrò immediatamente una grande eleganza e gentilezza. “Venne in accappatoio, a piedi nudi”, ha raccontato la Lambertucci. Nonostante l’imbarazzo iniziale, Delon si dimostrò galante, invitandole a scendere al bar per un gelato. Questo gesto, pur dimostrando l’eleganza dell’attore, mise fine alle possibilità di una storia tra i due.

La riflessione della Lambertucci e la vita che va avanti

Anche se nei loro incontri successivi non ci furono rimpianti per come si erano svolti gli eventi, la Lambertucci a volte si chiede come sarebbe stata la vita al fianco di Delon. “A volte, però, penso che con me Alain sarebbe stato felice”, riflette. Nonostante ciò, Lambertucci ha proseguito il suo percorso, sposandosi con Alberto Amodei e, successivamente, con l’imprenditore Mario Di Cosmo. La differenza d’età con il suo attuale marito, inizialmente fonte di imbarazzo, non ha impedito alla loro storia d’amore di fiorire. “Non esiste un’età per essere felici”, conclude la Lambertucci.