Bologna, chi sono le quattro vittime dell’incendio scoppiato nella notte, la 32enne Stefania morta con i suoi tre bimbi

Tragedia a Bologna: un incendio spegne la vita di una madre e dei suoi tre bambini, una comunità in lutto.

Un drammatico risveglio

Nelle prime ore della mattina, la tranquillità della via Bertocchi a Bologna è stata bruscamente interrotta da un tragico evento che ha scosso l’intera città. Stefania Alexandra Nistor, una donna di 32 anni originaria della Romania, e i suoi tre figli, Giorgia di 6 anni e i gemelli Giulia e Mattia, hanno perso la vita a causa di un incendio divampato nel loro appartamento situato al quarto piano di una palazzina. Le prime indagini suggeriscono che l’origine delle fiamme possa essere ricondotta a una stufetta elettrica lasciata accesa nella camera da letto, provocando un cortocircuito che ha riempito l’ambiente di fumo letale.

Le vittime e le conseguenze dell’incendio

Mentre i piccoli Giorgia, Giulia, e Mattia sono tragicamente deceduti nel sonno, soffocati dal fumo, Stefania ha lottato per la vita ma è spirata durante il trasporto all’ospedale Maggiore. Il padre dei bambini, già separato da Stefania, e i nonni sono arrivati sul posto solo successivamente, con il genitore che ha avuto bisogno di cure ospedaliere a causa di un malore scaturito dalla notizia. La comunità di via Bertocchi, profondamente colpita da questa tragedia, ha espresso il proprio dolore e incredulità per la scomparsa così improvvisa e tragica di una giovane madre e dei suoi bambini, descritti come estremamente amati e ben integrati nel tessuto sociale del quartiere.

Riflessioni e commozione

Questo tragico evento non solo ha lasciato un vuoto incolmabile nelle vite di chi conosceva Stefania e i suoi figli, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sicurezza domestica e l’importanza di dispositivi di riscaldamento sicuri. La vicinanza emotiva e il supporto della comunità nei confronti dei familiari e degli amici delle vittime riflettono il forte legame che unisce gli abitanti di questa zona di Bologna, pronti a sostenersi nei momenti di maggiore difficoltà. Le testimonianze dei vicini, tra cui quella di una donna che progettava di regalare uova di Pasqua ai bambini, e di un’altra famiglia la cui figlia frequentava la stessa classe di Giorgia, evidenziano il profondo impatto emotivo che questa tragedia ha avuto sulla comunità locale, sottolineando la fragilità della vita e l’importanza della solidarietà e dell’aiuto reciproco.