Gionatan Vittori, 15 anni, cade dal tetto tentando di fotografare il cielo e perde la vita: “Mio figlio, tolto dai miei abbracci”

In una tragica notte, la comunità di Fermo piange la prematura scomparsa di Gionatan Vittori, un giovane pieno di vita e talento.

La tragica caduta

Una notte di pioggia a Fermo trasforma una normale serata in una tragedia. Gionatan Vittori, un ragazzo di 15 anni, perde la vita in un incidente causato dal pavimento scivoloso vicino a un lucernaio. La sua caduta sull’asfalto lo porta via troppo presto dalla sua famiglia e dai suoi amici.

La madre, Marzia Brancozzi, condivide il suo dolore e la sua speranza su Facebook, esprimendo quanto sia difficile accettare la perdita del figlio: “Angelo mio adorato – possa gioire in cielo con il Signore che ha permesso che fossi strappato da me, dai miei abbracci, dai nostri abbracci, da noi, dai tuoi cari, dai tuoi amici”.

Un comune in lutto

La comunità di Fermo si unisce nel dolore. Il sindaco Alberto Antognozzi dichiara il lutto cittadino in onore di Gionatan, segnando la profondità del legame che univa il giovane alla sua città. Gli amici, i compagni di scuola e la squadra della M&G Scuola Pallavolo, dove Gionatan brillava come un promettente talento sportivo, si preparano a dare l’ultimo saluto in una cerimonia carica di emozione presso la chiesa del Santissimo Sacramento.

La madre ricorda Gionatan come un ragazzo adorabile e pieno di passione per la vita, evocando ricordi dolci e momenti felici trascorsi insieme.

Ricordi e riflessioni

Il Liceo scientifico di Fermo, dove Gionatan studiava con dedizione, si unisce al cordoglio, testimoniando l’impatto della sua scomparsa attraverso un gesto simbolico: un mazzo di fiori al posto del suo banco vuoto. La tragedia, ora chiarita dalle indagini dei carabinieri, svela i dettagli di una notte fatidica. Un messaggio vocale inviato da Gionatan a un compagno rivela la sua intenzione di catturare la bellezza del cielo notturno, un desiderio spontaneo che testimonia la sua gioia di vivere e la sua curiosità. In questa dolorosa perdita, emerge il ritratto di un ragazzo amato e ricordato per la sua intelligenza, il suo spirito vivace e il suo amore per la vita, come sottolinea lo zio don Enrico Brancozzi.