Bari, terremoto giudiziario, un altro arresto eccellente, questa volta tocca all’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio

Una nuova tempesta giudiziaria si abbatte sulla Puglia, toccando direttamente l’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio e il suo entourage, in una vicenda che vede intrecciarsi accuse gravi e interventi della magistratura, con implicazioni che si estendono fino all’ambito politico regionale.

La rete delle accuse

Alfonso Pisicchio, figura notevole della politica pugliese e suo fratello Enzo Pisicchio, sono stati posti agli arresti domiciliari come parte di un’indagine condotta dalla Procura di Bari. L’inchiesta, che segue altre due importanti investigazioni, ha portato all’arresto di altre cinque persone, con accuse che spaziano dalla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e per l’esercizio della funzione, alla truffa aggravata, fino alla turbata libertà degli incanti. L’azione giudiziaria include anche il sequestro di beni per un valore di circa 800.000 euro e rivela un presunto sistema di finanziamento illecito ai partiti, con l’accusa di aver ricevuto contributi in denaro significativi per il partito Iniziativa Democratica.

Il contesto politico e le dimissioni

Questo scenario si colloca in un momento delicato per la politica regionale pugliese, già scossa da dimissioni rilevanti come quella dell’assessora Anita Maurodinoia, indagata per voto di scambio. Poco prima dell’esplosione di questa vicenda, Alfonso Pisicchio aveva rassegnato le dimissioni dalla sua recente posizione all’Arti, l’agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, anticipando di fatto l’azione della magistratura. La sua vicinanza politica al governatore Michele Emiliano e un passato già segnato da indagini per corruzione aggiungono ulteriori strati di complessità al dibattito politico e sociale della regione.

Reazioni e conseguenze

La giunta regionale, in risposta agli ultimi sviluppi, ha nominato Cosimo Elefante commissario straordinario, segnalando la volontà di gestire con prontezza le ripercussioni amministrative dell’indagine. Nel frattempo, la reazione di Pisicchio alle accuse passate, sottolineando la sua disponibilità a collaborare con la magistratura, evidenzia la tensione tra responsabilità politiche e le procedure giudiziarie in corso.