“Forte e Chiara”, la Francini e Argentero sommersi dalle critiche: “Era meglio la pubblicità”

Il tentativo di rivitalizzare il varietà televisivo con Chiara Francini e Luca Argentero non ha convinto il pubblico: ecco cosa è successo.

Un inizio sotto la pioggia di critiche

La nuova scommessa di Rai Uno, il varietà “Forte e Chiara”, sembrava avere tutti gli ingredienti giusti per catturare l’attenzione del pubblico, inclusa la partecipazione di Luca Argentero, amatissimo dal pubblico italiano. Tuttavia, il debutto non ha rispettato le aspettative. Nonostante il talento indiscusso di Chiara Francini, il passaggio dall’intimità del teatro e del set cinematografico alla platea nazionale della televisione sembra non essere avvenuto senza intoppi. Già dalle prime battute, lo show ha mostrato difficoltà nel trasmettere quell’immediatezza e quella spontaneità che sono l’essenza del varietà, lasciando spazio a una percezione di eccessiva costruzione e prevedibilità che non ha tardato a suscitare le prime critiche da parte del pubblico sui social.

Argentero e Francini: un duo promettente ma non sufficiente

 La scelta di aprire lo show con un cameo di Luca Argentero, volto noto delle fiction Rai e amato dai telespettatori, non ha sortito l’effetto sperato. Sebbene la presenza dell’attore avesse il potenziale per dare una spinta iniziale al programma, lo sketch congiunto tra lui e Chiara Francini non è riuscito a colpire nel segno, risultando più recitato che naturale.

Il futuro del varietà televisivo in bilico

La reazione tiepida del pubblico a “Forte e Chiara” è emersa dagli spettatori che hanno espresso la propria delusione evidenziando una mancanza di originalità e di freschezza, con alcuni che hanno addirittura anticipato un esito non favorevole per lo show in termini di ascolti. La strada per rinnovare il varietà televisivo e renderlo appetibile per un pubblico moderno appare ancora lunga e in salita. Questi alcuni dei commenti: “Sarà record… in termini di flop della prima serata”, “Se tutto il programma sarà così, manco il 10%”, “Non vorrei essere Chiara Francini che guarda i dati domattina alle 10”, “Era meglio la pubblicità”.