Spot di Amica Chips con le suore, parla l’ideatore dopo l’accusa di blasfemia: “In quello spot c’è solo purezza”

La recente campagna pubblicitaria di Amica Chips ha sollevato un notevole dibattito

Lorenzo Marini, la mente dietro lo spot, ha utilizzato una patatina in luogo dell’ostia durante una messa, scatenando reazioni. L’idea nasce dal desiderio di creare qualcosa di completamente diverso rispetto a una precedente pubblicità del brand con Rocco Siffredi.

Marini ha cercato di contrastare il profano con il sacro, pensando di evocare la purezza.

“L’intento era quello di proporre qualcosa di opposto allo spot precedente di Rocco Siffredi. Cos’è l’opposto del profano? Il sacro,” ha spiegato.

Risposta alle critiche

Di fronte alle accuse di blasfemia, Lorenzo Marini difende la purezza del suo messaggio. Ha chiarito che l’interpretazione blasfema non era intenzionale, ma piuttosto un tentativo di rappresentare l’innocenza. “Le novizie vestite di bianco, le patatine che rappresentano lo snack per eccellenza del periodo puro e spensierato dell’infanzia e dell’adolescenza,” ha detto Marini, sottolineando che non c’era malafede nelle sue scelte creative.

Diffusione e reazioni dello spot

Contrariamente alle polemiche, lo spot non è stato trasmesso in televisione ma è apparso online. Lorenzo Marini ha specificato che la versione controversa è stata diffusa solo attraverso YouTube e Instagram. “La versione che sta spopolando era indirizzata solo all’online,” ha commentato Marini. Ha anche osservato che la pubblicità ha suscitato reazioni positive tra il pubblico generale, evidenziando una tendenza a rispondere con tenerezza piuttosto che con indignazione.