Jannik Sinner su l’arbitro: “Tutti possono sbagliare”, Adriano Panatta: “Tra poco lo faranno santo”

Adriano Panatta ha espresso ammirazione per la sportività e la maturità di Jannik Sinner dopo un episodio controverso durante la semifinale del torneo di Montecarlo contro Stefanos Tsitsipas.

Il contesto della Semifinale

Durante un momento critico del match, un errore di giudizio da parte dell’arbitro ha avuto un impatto significativo sull’esito della partita. Un servizio di Tsitsipas, chiaramente fuori, non è stato chiamato come doppio fallo, cosa che avrebbe dato a Sinner un vantaggio di 4-1 nel terzo set. Nonostante l’evidenza, Sinner ha scelto di non interrompere il gioco per contestare la chiamata, una decisione che ha poi influenzato il risultato finale del match.

La reazione di Sinner

In conferenza stampa, Sinner ha mantenuto una posizione di grande compostezza, dicendo: “Non mi sono fermato perché non è il mio lavoro, io devo stare attento a giocare.” Ha aggiunto di accettare l’errore come parte del gioco, mostrando una maturità che va oltre la sua età, 22 anni. “Tutti fanno errori, bisogna accettarlo, ormai è andata”, ha dichiarato Sinner, riconoscendo la fallibilità umana anche in contesti di alta pressione.

L’elogio di Panatta

Adriano Panatta, leggenda del tennis italiano e l’ultimo italiano a vincere gli Internazionali d’Italia nel 1976, ha lodato la reazione di Sinner all’incidente, paragonando la sua santità comportamentale a una rarità nel mondo del tennis moderno. “Tra poco lo faranno santo, e lo dico con rispetto…”, ha commentato Panatta, sottolineando come Sinner gestisca lo stress e le provocazioni con una calma che lo distingue nettamente nel circuito.

Prospettive future

Nonostante la delusione a Montecarlo, Sinner ha confermato la sua partecipazione al prossimo Masters 1000 di Madrid, con l’intenzione di brillare anche nei tornei successivi a Roma e Parigi. Panatta rimane ottimista sulle capacità di Sinner di superare la pressione e di continuare a mostrare il suo valore, evidenziando il suo progresso atletico e mentale.