La morte in campo del canciatore Mattia Giani a soli 26 anni, l’addio commosso del fratello “Ora prendimi per mano”

Dopo l’improvviso decesso di Mattia Giani, calciatore di 26 anni, durante una partita, la comunità sportiva e familiare cerca risposte.

Autopsia e indagini in corso

L’autopsia sul corpo di Mattia Giani, calciatore del Castelfiorentino, è stata effettuata dalla dottoressa Beatrice Defraia all’Istituto di medicina legale di Firenze.

Questa indagine mira a stabilire le cause precise del suo decesso avvenuto dopo un malore in campo. Il procuratore Giuseppe Ledda ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, benché al momento non ci siano indagati. Si attende il deposito della relazione medico-legale in Procura entro 90 giorni.

Lutto e commozione

La scomparsa di Mattia ha toccato profondamente la comunità di San Miniato, dove è stato proclamato il lutto cittadino il giorno dei funerali, lunedì 22 aprile.

La tragedia ha scosso non solo i familiari ma l’intera città, dimostrando quanto profondo fosse il legame tra il giovane calciatore e la sua comunità.

Ricordi e tributi

Nel dolore, si levano le voci di chi conosceva Mattia, tra cui quella del fratello Elia, che su Facebook ha condiviso un commovente ricordo:

“Ciao Matti, fratellone mio. Sono giorni che cerco di scrivere di te ma ho paura di non essere in grado di esprimere ciò che sei stato. Lo sai… non siamo mai stati di tante parole ma ci bastava uno sguardo per capirci. Sei stato dal primo giorno il mio esempio, con la tua umiltà, il tuo rispetto e la tua bontà.” Queste parole sottolineano il forte legame fraterno e i valori condivisi che Mattia ha lasciato come eredità.