Sinner misterioso sulle sue condizioni di salute, “C’è qualcosa che non va, ma non voglio dirvi cosa”

Jannik Sinner parla dell’infortunio e del suo futuro nel tennis

Sinner discute le condizioni post-infortunio

In conferenza stampa a Roma, Jannik Sinner ha condiviso aggiornamenti sul suo stato di salute dopo l’infortunio all’anca che lo ha costretto a ritirarsi dagli Internazionali d’Italia. Nonostante la reluttanza nel fornire dettagli specifici, Sinner ha evidenziato l’importanza di prendersi una pausa per garantire il suo futuro nel tennis. “Pensavamo che fosse un problema di poco conto, poi la risonanza ha mostrato qualcosa che non va al 100%,” ha spiegato Sinner, sottolineando di avere la situazione sotto controllo.

La decisione di non partecipare a Roma

La decisione di non partecipare al torneo di Roma è stata difficile per Sinner, che considera questo appuntamento come il più speciale dell’anno. “È una decisione non facile perché Roma è il torneo più speciale per me tutto l’anno. C’è da accettarlo, anche se fa male,” ha detto Sinner, esprimendo la delusione sia personale che dei suoi tifosi.

Il futuro a breve termine e il Roland Garros

Guardando al futuro immediato, il focus di Sinner è sulla sua partecipazione al Roland Garros, benché ammetta che la preparazione non sarà ottimale. “La preparazione per Parigi non sarà ottimale, perché siamo ‘stretti’. Dobbiamo ancora decidere alcune cose,” ha condiviso, aggiungendo che giocherà a Parigi solo se si sentirà al 100%. In caso contrario, potrebbe considerare di saltare anche questo importante torneo.

Riflessioni su infortuni e gestione della carriera

Sinner ha anche riflettuto sull’importanza di gestire meglio il proprio corpo e la programmazione dei tornei per prevenire futuri infortuni. “L’anno prossimo sarà una questione di gestire ancora meglio e capire se giocare Montecarlo o no,” ha affermato, riconoscendo che alcuni infortuni sono inevitabili, ma molti possono essere prevenuti con una corretta gestione e riposo.

Pensieri sul riposo

Sinner ha sottolineato l’importanza del riposo e della gestione mentale come parte cruciale del suo regime di allenamento. “Già dall’anno scorso quando ho la possibilità di non toccare racchetta per due giorni lo faccio. È importante anche la parte mentale e capire quando giocare e non giocare,” ha concluso, mostrando una maturità notevole nel bilanciare le esigenze del suo corpo con le ambizioni professionali.