Bari, colpo al clan dei Capriati, quattro arresti a Bari Vecchia con gravi accuse

Quattro membri del clan Capriati di Bari Vecchia sono stati arrestati con gravi accuse di traffico di droga e detenzione illegale di armi.

Operazione antidroga svela il nascondiglio

Gli interrogatori di garanzia si terranno oggi al Tribunale di Bari per due figure di spicco e due presunti adepti della famiglia di camorra dei Capriati di Bari Vecchia, arrestati venerdì scorso. Gli arresti sono il risultato di un’operazione della Squadra Mobile che ha portato alla scoperta di due nascondigli di droga e armi. “Gli investigatori, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno individuato due cupe, una nel sottano di un vecchio locale in disuso e l’altra in una cassettina metallica per contatore gas,” ha rivelato il primo dirigente Filippo Portoghese.

Profili e accuse degli arrestati

Tra gli arrestati figurano Giuseppe Capriati, 27 anni, e Onofrio Lorusso, 28 anni, entrambi di rilievo criminale e legati da vicende familiari tragiche, con parenti uccisi in episodi di violenza mafiosa. A loro si aggiungono Vito Lucarelli, 21 anni, e Michele Schiavone, 20 anni, quest’ultimo accusato solo di illecita detenzione di sostanza stupefacente. Complessivamente, sono stati trovati 716,09 grammi di hashish, 475,76 grammi di cocaina, e 2640,93 grammi di marijuana, oltre a un revolver Smith e Wesson 357 magnum.

Dettagli sugli sviluppi legali

La decisione di procedere con la custodia cautelare in carcere è stata presa dal gip Rosa Caramia, in seguito alla richiesta della Procura della Repubblica. Gli imputati sono assistiti dall’avvocato difensore Donato Colucci. Durante gli interrogatori di oggi, si cercherà di chiarire ulteriori dettagli delle accuse e della possibile implicazione degli indagati nei reati di traffico di droga e detenzione illegale di armi, cruciali per comprendere l’estensione delle attività criminali del clan Capriati a Bari Vecchia.